Transcript Gara n. 569
CHIARIMENTI GARA N. 569 QUESITO N. 1 Relativamente al punto 7.3) del disciplinare di gara, essendo la scrivente una ditta individuale, non soggetta all’obbligo di deposito del Bilancio annuale alla CCIAA, è sufficiente la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione dei Redditi annuale a comprova del requisito del punto 3) di cui sopra, o è necessario produrre altra documentazione? In questo ultimo caso si chiede di indicare la documentazione richiesta RISPOSTA AL QUESITO N. 1: Trattandosi di ditta individuale è sufficiente la documentazione da voi proposta purchè si evincano i rapporti tra le attività e le passività; QUESITO N. 2 Relativamente al punto 7.4) del disciplinare di gara, per servizi analoghi si intendono solo i servizi relativi ai cer 190902 e 200304, o possono concorrere al soddisfacimento del requisito i servizi prestati per tutte le tipologie di rifiuti compresi nei cer dei gruppi 19 e 20? RISPOSTA AL QUESITO N. 2: Saranno ritenuti "servizi analoghi" quelli per i quali le modalità di esecuzione sono simili a quelli oggetto di gara. Quindi con riferimento al servizio relativo al rifiuto con codice CER 19.09.02 sono analoghi tutti quei servizi relativi allo smaltimento dei rifiuti classificati con codice CER 19.08 e 19.09. Mentre per il servizio di smaltimento relativo al rifiuto con codice CER 20.03.04 sarà ritenuto analogo il servizio che ha ad oggetto lo smaltimento del rifiuto classificato con codice CER 20.03.06. Il contenuto di tali chiarimenti poiché utili nella predisposizione dell'offerta verrà pubblicato, in forma anonima, sul sito di questa stazione appaltante. So.Ri.Cal. S.p.A. – IN LIQUIDAZIONE Sede Legale e Uffici: Viale Europa, 35 – 88100 Catanzaro Ufficio Gare e Appalti: tel. +390961 767271-03 fax +390961 368102 – C.F./P.IVA 02559020793 – R.E.A. n° 169545 – Cap. Soc.: euro 13.400.000,00 INDICE art. 1 Oggetto dell’appalto art. 2 Prezzi unitari a base d’asta per il servizio richiesto art. 3 Ammontare dell’appalto art. 4 Modalità di esecuzione del servizio art. 5 Pesatura e caratterizzazione del rifiuto - controllo art. 6 Obblighi dell’aggiudicatario art. 7 Osservanza di leggi regolamenti e norme art. 8 Penalità e risoluzione del contratto art. 9 Risoluzione del contratto art. 10 Durata del contratto art. 11 Procedure di gara e criteri di aggiudicazione art. 12 Garanzie e assicurazioni art. 13 Stipulazione del contratto art. 14 Contenuto e revisione del prezzo art. 15 Pagamenti art. 16 Incedibilità del contratto art. 17 Sub appalto art. 18 Comunicazioni art. 19 Domicilio e foro competente art. 20 Rinvio normativo Allegati 2 Art. 1 OGGETTO DELL’APPALTO Forma oggetto del presente appalto il servizio di prelievo/ritiro, trasporto e smaltimento/recupero c/o siti autorizzati, di fanghi disidratati e/o palabili prodotti dalla So.Ri.Cal. S.p.A. presso i propri impianti di potabilizzazione elencati e descritti di seguito. Il servizio è comprensivo, oltre che dello smaltimento/recupero, di tutte le attività relative alla fornitura, movimentazione, posizionamento di cassoni scarrabili presso gli impianti di potabilizzazione che dispongono di linee di disidratazione, e delle attività accessorie di auto espurgo necessarie per il prelievo dei fanghi pompabili per tutti quegli impianti che non dispongono allo stato attuale di linee di disidratazione fanghi. Più in generale i rifiuti di che trattasi rientrano nella tipologia “rifiuti speciali non pericolosi” caratterizzati dal codice C.E.R. (19.09.02) “fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua”. È ricompreso nell’appalto anche il ritiro, trasporto e conferimento dei rifiuti delle fosse settiche, codice C.E.R. (20.03.04) “fanghi delle fosse settiche”. Ai fini del presente appalto gli impianti ricompresi sono quelli di seguito indicati: Impianto di potabilizzazione Alaco (Codice conto 7545E01), sito in Località Lacina, San Sostene (CZ); Impianto di potabilizzazione Gambarie (Codice conto 7545E02), sito in Località Saltalavecchia Gambarie, Santo Stefano d’Aspromonte; Impianto Campo pozzi Medma (Codice conto 754G001), sito in Località Medameo, Nicotera marina. Art. 2 PREZZI UNITARI A BASE D’ASTA PER IL SERVIZIO RICHIESTO a) AP.001 - Per il servizio di prelievo/ritiro, trasporto e smaltimento/recupero c/o siti autorizzati del fango disidratato e palabile (codice C.E.R. 19.09.02), il prezzo unitario di cui all’allegato Elenco Prezzi, pari a €/t 152,75 al lordo del ribasso, deve intendersi fisso ed invariabile per tutto il periodo di validità del contratto e indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del servizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio di autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio e ciò anche in espressa deroga a quanto stabilito dall’art. 1664 del C.C. Per servizio di cui al punto a) si intendono le seguenti operazioni: fornitura a caldo, per 365 giorni all’anno, presso sezione di disidratazione, di idoneo cassone scarrabile con funzione di raccolta dei fanghi disidratati, prelevamento cassone, quando richiesto formalmente dal Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato e sostituzione contestuale con altro cassone vuoto oppure prelevamento fanghi disidratati giacenti nel cassone con idonea benna e stoccaggio in un’altro cassone installato su camion e successivo trasporto a smaltimento. Eventuale verifica del peso secondo le modalità richiamate all’art. 5 in una stazione di pesatura certificata indicata dal Direttore dell’esecuzione. b) AP.002 - Per il servizio di prelievo/ritiro, trasporto e smaltimento/recupero c/o siti autorizzati del fango pompabile (codice C.E.R. 19.09.02) il prezzo unitario di cui all’allegato Elenco Prezzi, pari a 104.16 €/t al lordo del ribasso, deve intendersi fisso ed invariabile per tutto il periodo di validità del contratto e indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del ser3 vizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio di autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio e ciò anche in espressa deroga a quanto stabilito dall’art. 1664 del C.C. Per servizio di cui al punto b) si intendono le seguenti operazioni: fornitura a caldo presso impianto di potabilizzazione di uno o più auto espurgo secondo le esigenze di smaltimento formalmente richieste dal Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato e all’occorrenza di autocisterne da 28-30 mc sino al raggiungimento massimo di 70 mc giorno, aspirazione a qualsiasi distanza dal punto di prelievo del fango allo stato pompabile da ispessitori e/o chiariflocculatori e/o vasche di accumulo e successivo conferimento presso centro di trattamento autorizzato. Eventuale verifica del peso secondo le modalità richiamate all’art. 5 in una stazione di pesatura certificata indicata dal Direttore dell’esecuzione. c) AP.003 - Per il servizio di conferimento, presso idoneo centro di smaltimento, dei fanghi della fossa settica (codice C.E.R. 200304) a servizio della struttura impiantistica. Nel servizio sono ricomprese le operazioni di aspirazione dalla fossa settica, pulizia della stessa e trasporto del rifiuto con autospurgo in possesso delle regolari autorizzazioni per la tipologia del servizio richiesto. Il prezzo offerto resterà fisso ed invariabile per tutta la durata del contratto indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del servizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio dia autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio. Eventuale verifica del peso, in una stazione di pesatura certificata indicata dalla Direzione Lavori, secondo le modalità richiamate all'art. 5 del CSA. Art. 3 AMMONTARE DELL’APPALTO L’ammontare complessivo del servizio posto a base di gara è di €uro 341.606,50 I ritiri di fango disidratato e palabile saranno frazionati per i siti ricompresi, per i seguenti quantitativi presunti annualmente prodotti: Codice conto Pompabili [t] IMPIANTO 7545B01 Impianto di potabilizzazione Alaco 7545B02 Impianto di potabilizzazione Gambarie 754G001 Impianto campo pozzi Medma Palabili [t] Fosse Settiche [t] 500,000 1500,000 20,000 20,000 10,000 20,000 500,000 0,000 0.000 QUANTITA’ PREVISTE 1.020,000 1510,000 40,000 Importo € 106.243,20 € 230.652,50 € 4.710,80 Art. 4 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO Le attività che formano oggetto del servizio possono sintetizzarsi come appresso, salvo più precise indicazioni che all’atto esecutivo potranno essere impartite dal Direttore dell’esecuzione nominato dalla Stazione appaltante. Per lo smaltimento/recupero dei fanghi prodotti dagli impianti di potabilizzazione/deferrizzazione dovrà essere previsto esclusivamente: 4 1) Per il fango disidratato e palabile: 1.1) Lo smaltimento diretto in idonea discarica autorizzata per il codice C.E.R. (19.09.02) in questione con tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; 1.2) Il recupero in idoneo e autorizzato impianto di recupero per il codice R5 con tutte le autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; 2) Per il fango pompabile: 2.1) Conferimento presso idoneo impianto di trattamento rifiuti liquidi per il codice C.E.R. (19.09.02) in questione con tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; 3) Per il fango da fosse settiche: 3.1) Conferimento presso idoneo impianto di trattamento rifiuti per il codice C.E.R. (20.03.04) in questione con tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; Il servizio dovrà prevedere sia la fornitura la movimentazione e il posizionamento costante di un cassone scarrabile da 25/30 mc. o 10/15 mc entro cui raccogliere il fango disidratato e palabile comprensivo della contestuale sostituzione con altro cassone vuoto, della stessa capacità e questo al momento del ritiro di quello pieno, sia il prelievo e conferimento di fanghi pompabili con idonei automezzi (auto spurgo, cisterne) secondo le esigenze che verranno manifestate dal Direttore dell’esecuzione in funzione delle peculiarità di ciascun sito, ed ancora il prelievo e il conferimento di fanghi da fosse settiche con idonei automezzi (auto spurgo, cisterne) secondo le esigenze che verranno manifestate dal Direttore dell’esecuzione in funzione delle peculiarità di ciascun sito. Di volta in volta, secondo le esigenze del gestore rappresentato dal Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato, l’aggiudicatario dovrà inderogabilmente dare disponibilità di tutte le macchine e attrezzature necessarie per effettuare il servizio e questo in tempi rapidi, garantendo la continuità di funzionamento all’impianto dove è richiesto l’intervento. L’utilizzo contemporaneo di più mezzi, per tutte le operazioni di trasporto e smaltimento/recupero fanghi, non costituisce diritto di richiesta per oneri aggiuntivi rispetto ai prezzi offerti dall’aggiudicatario in fase di gara. Il ritiro dei cassoni scarrabili sarà effettuato dall’aggiudicatario esclusivamente e necessariamente con mezzi autorizzati e regolarmente iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la categoria (generalmente R3 o R5) afferente il rifiuto identificato dal relativo codice C.E.R. 19.09.02, tali ritiri comunque saranno formalmente autorizzati dal Direttore dell’esecuzione nominato dalla Stazione appaltante. Per ciascun sito la fase di ritiro e trasporto del fango disidratato, palabile e/o pompabile dovrà improrogabilmente avvenire entro e non oltre le settantadue ore (festivi esclusi) dall’avviso formale effettuato (a mezzo fax) dal Direttore dell’esucuzione e/o da suo delegato. L’aggiudicatario compilerà, ai sensi di legge, i Formulari di Identificazione dei Rifiuti di cui agli artt. 190 e 193 del D.Lgs 152/2006 redatti in numero 4 esemplari o copie; e questo entro i termini prescritti dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. senza i quali il servizio stesso non potrà essere effettuato. Il Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato verificherà inoltre, e questo prima dell’avvio delle operazioni di prelevamento del fango, che gli automezzi utilizzati dell’aggiudicatario siano provvisti di tutte le autorizzazioni necessarie per l’effettuazione del servizio stesso nonché dei formulari carico/scarico/trasporto dei rifiuti debitamente compilati per la parte di competenza appunto dell’aggiudicatario. In assenza di tali documenti, l’esecuzione del servizio non verrà autorizzato. 5 La quarta copia del Formulario di identificazione del rifiuto, debitamente compilata in tutte le sue parti e sottoscritta a cura del personale presente presso l’impianto di recupero/smaltimento, dovrà essere restituita presso la sede di Catanzaro Germaneto di SORICAL S.p.A. entro i termini prescritti dalla normativa vigente sopra richiamata (tre mesi). Per ogni conferimento dovrà essere attestato il quantitativo con uno strumento di misura certificato (pesa), strumento messo a disposizione della società aggiudicataria. Copia di tale certificato dovrà essere allegato al Formulario Identificazione Rifiuto. In previsione dell’entrata in vigore dell’operatività del SISTRI (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti), le modalità di cui sopra dovranno essere adeguate agli adempimenti previsti dal D.M. Ambiente del 17/12/2009. La società aggiudicataria dovrà garantire la continuità e la puntualità del servizio per tutto l’arco temporale del servizio reso, e questo anche in caso di chiusura e/o temporanea fermata dell’impianto di destinazione, provvedendo a propria totale cura e spese al trasferimento dei rifiuti raccolti verso un impianto di recupero/smaltimento alternativo. L’impianto alternativo dovrà presentare le caratteristiche richieste in fase di gara, garantire il rispetto della normativa vigente in materia di gestione rifiuti ed essere munito delle autorizzazioni/iscrizioni sopra citate. Art. 5 PESATURA E CARATTERIZZAZIONE DEL RIFIUTO – CONTROLLO La stazione appaltante si riserva la facoltà di richiedere, qualora lo ritenga opportuno, l’effettuazione di un controllo sulla pesata, a campione, sui servizi resi. Per tale controllo, la stazione appaltante, attraverso il Direttore dell’esecuzione o suo delegato, provvederà a indicare una stazione di pesatura certificata, di propria fiducia, sulla quale verranno effettuate le seguenti operazioni di pesatura: - pesatura dell’automezzo prima dell’espletamento del servizio (ovvero prima che lo stesso arrivi all’impianto per il ritiro del cassone o del fango pompabile); - pesatura dell’automezzo a pieno carico, ovvero dopo che lo stesso è ripartito dal sito oggetto del servizio con il carico di fanghi. Tale operazione potrà essere effettuata per un massimo di tre volte l’anno. Art. 6 OBBLIGHI DELL’AGGIUDICATARIO La società aggiudicataria del servizio sarà l'unica responsabile di tutte le operazioni e forniture necessarie alla corretta esecuzione del servizio, con assoluto sollevamento della Stazione Appaltante da qualsiasi responsabilità al riguardo. Tutte le lavorazioni necessarie dovranno essere effettuate secondo quanto previsto in materia dal D.lgs. 152/06 s.m.i. da soggetti in possesso del Certificato di Sistema di Qualità UNI EN 9001:2008 o superiore, rilasciato da organismo di certificazione accreditato. 6 Discarica: E’ obbligatorio, prima dell’avvio delle attività, che l’aggiudicatario abbia stipulato uno o più contratti di smaltimento/recupero, con almeno un impianto autorizzato, avente una durata pari all’appalto. Direzione del Servizio e rappresentante della Società aggiudicataria: E’ obbligo della società aggiudicataria nominare, all’atto della firma del contratto, un proprio rappresentante, in possesso di adeguata competenza tecnica e piena conoscenza delle norme che disciplinano il settore dei rifiuti, il servizio ed il contratto, preposto alla direzione del servizio, al quale compete la responsabilità della conduzione tecnica del servizio stesso; Personale addetto al servizio: La società aggiudicataria deve effettuare il servizio con personale idoneo ed adeguato numericamente per il suo svolgimento. Per il mancato rispetto di tale clausola la Stazione Appaltante si riserva la facoltà di segnalare l’applicazione della penale di cui all’art. 8 o la possibilità di avviare le procedure per la risoluzione anticipata del contratto; Danni: Per l’attività svolta dal proprio personale la società aggiudicataria è ritenuta responsabile dei danni accertati di qualsiasi genere che la Stazione Appaltante riscontrasse, comunque, su tutti i beni esistenti nei luoghi oggetto del servizio. Per i relativi risarcimenti si provvederà come segue: Per i beni il cui costo è determinato, con l’integrale rifusione della somma alla Stazione Appaltante. Per i beni di cui si rendesse necessaria, ad insindacabile giudizio della Stazione Appaltante, l’integrale sostituzione con altri nuovi delle stesse caratteristiche, la società aggiudicataria sarà tenuta a rimborsare alla Stazione Appaltante il relativo onere, salvo il diritto della società aggiudicataria ad acquisire la disponibilità dei beni sostituiti. Per i beni di cui la Stazione Appaltante ritenga opportuno, a proprio insindacabile giudizio, la sola riparazione, la società aggiudicataria del servizio sarà tenuta al rimborso delle occorrenti spese. Tutte le somme risultanti a carico della società aggiudicataria, per i motivi di cui ai punti precedenti, saranno recuperate decurtando il relativo importo dal primo pagamento utile in scadenza, se questo non risultasse capiente, dai successivi. Coordinamento con le attività della Stazione Appaltante: La società aggiudicataria è tenuta a svolgere la propria attività in modo tale da non ostacolare l’attività svolta direttamente dalla Stazione Appaltante o da altre imprese che si trovassero per conto della Stazione Appaltante, sui siti oggetto dell’appalto. Le ditte partecipanti alla gara sono invitate pertanto a prendere visione dei luoghi e degli impianti in cui vengono prodotti i rifiuti oggetto di appalto, al fine di rendersi perfettamente conto delle diverse situazioni e di eventuali difficoltà che si potrebbero incontrare per il caricamento dei fanghi, la realizzazione eventuale di percorsi di sicurezza da istituire all’interno degli impianti in cui operano altre imprese e di ogni altro possibile impedimento che potrebbe costituire ostacolo o intralcio al normale svolgimento delle operazioni connesse al servizio di evacuazione fanghi; Sicurezza dei lavoratori In materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro la società aggiudicataria è tenuta al rispetto di tutte le norme antinfortunistiche vigenti e si impegna ad osservare e a far osservare ai 7 propri dipendenti tutti i regolamenti e le prescrizioni della stazione Appaltante in materia di sicurezza, protezione antincendio, accesso ad aree riservate e/o protette, riportate nel Documento di valutazione dei rischi proposto dalla committente ai sensi del D.Legislativo n° 81/2008. Oneri ulteriori Tutte le spese inerenti gli adempimenti fiscali, comprese le spese di bollo o di eventuale registrazione del contratto, le eventuali copie, gli oneri di smaltimento nonché l’assistenza alla compilazione del M.U.D. annuale e quant’altro, saranno a carico della società aggiudicataria del servizio. La società aggiudicataria deve inoltre garantire quanto segue: 1. l’impiego di mezzi del tipo cassonato a tenuta, di auto spurgo e cisterne, in numero sufficiente per garantire lo svolgimento regolare del servizio nei termini previsti nel presente capitolato; 2. I cassoni utilizzati per l’espletamento del servizio devono essere dotati di copertura con telo tipo Cramaro con movimentazione fissa a manovella. Il trasportatore è obbligato a coprire il cassone prima di uscire dall’impianto di produzione; 3. l'impiego di tecnologia conforme alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari per un corretto e sicuro svolgimento del servizio; 4. l’accettazione del regolamento per l’accesso in discarica prodotto dal gestore; 5. la movimentazione del rifiuto dai luoghi di accumulo ai mezzi di trasporto ed il carico dei rifiuti sui mezzi di trasporto, utilizzando proprio personale e proprie attrezzature, nel rispetto delle normative in materia di protezione dell’ambiente, della sanità pubblica e della prevenzione e sicurezza sul lavoro; 6. I veicoli di trasporto dovranno sempre avere assicurata (a cura e spese dell’appaltatore) la regolare copertura del carico trasportato ed ottemperare a tutte le prescrizioni del DM 406 del 25/11/1998 e s.m.i.; 7. il trasporto del rifiuto con automezzi idonei, efficienti e forniti delle autorizzazioni previste dalla legge per le tipologie di rifiuto accertate, al fine di evitare la perdita accidentale dello stesso; 8. la predisposizione degli atti relativi alle operazioni connesse all’accompagnamento del rifiuto; 9. la restituzione della copia del formulario di identificazione vidimato dall’impianto di destinazione, quale attestazione dell’avvenuto conferimento e della quantità dei rifiuti conferiti; 10. la disponibilità ad effettuare analoghi servizi, anche nel caso in cui per ragioni temporanee di urgenza impreviste e imprevedibili la Stazione Appaltante richieda interventi su altri impianti diversi da quelli aggiudicati, agli stessi patti, prezzi e condizioni offerti per gli impianti per i quali ci si è aggiudicato il servizio. L’eventuale servizio richiesto su altri impianti deve essere espletato entro 5 giorni solari a far data dalla richiesta formale del Direttore dell,esecuzione e/o suo delegato; 11. la completa osservanza nei riguardi del personale alle proprie dipendenze di tutte le disposizioni e norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria, negli accordi interconfederali, regionali, locali ed aziendali, nonché le disposizioni delle vigenti Leggi e Decreti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, igiene del lavoro, assicurazioni infortunistiche, previdenza invalidità e vecchiaia, malattie professionali, nonché qualsiasi altra disposizione in vigore o che interverrà nel corso dell'esecuzione del servizio, mirate alla tutela dei lavoratori. 8 Art. 7 OSSERVANZA DI LEGGI REGOLAMENTI E NORME La società aggiudicataria, sotto la propria esclusiva responsabilità, deve ottemperare alle disposizioni legislative come pure osservare tutti i regolamenti, le norme in vigore, le prescrizioni delle Autorità in materia di contratti di servizi, di sicurezza ed igiene del lavoro e di quanto altro possa interessare il servizio e tutte le disposizioni e norme che venissero emanate durante l’esecuzione dell’appalto. In particolare la società si obbliga ad osservare: 1) Le leggi e la normativa vigente riguardanti la sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro; 2) Le leggi e la normativa vigente riguardanti la protezione dei lavoratori da agenti chimici, fisici e biologici; 3) Le leggi e la normativa vigente riguardanti la disciplina dell’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti; 4) Le leggi e la normativa vigente riguardanti la disciplina in materia ambientale; 5) Le leggi e la normativa vigente riguardanti la gestione dei rifiuti e l’ammissibilità e lo smaltimento dei rifiuti in discariche; 6) Le leggi e la normativa vigente riguardanti il trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non. In caso di subappalto, l’affidatario è responsabile in solido con il subappaltatore in relazione agli obblighi retributivi e contributivi, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Art. 8 PENALI PER INADEMPIENZE CONTRATTUALI I termini e le modalità prescritte nel superiore art. 6 si intendono essenziali e vincolanti. Pertanto, non sarà ammesso alcun ritardo senza formale consenso della Stazione Appaltante trasmesso dal Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato. In caso di inadempienza da parte del ditta aggiudicataria anche ad una sola delle prescrizioni di cui all’art. 6, il Direttore dell’esecuzione e/o suo delegato applicherà una penale nella misura pari al 0,2% (zerovirgoladuepercento) dell’importo totale contrattuale, per ogni giorno di ritardo, fino ad una penale massima pari al 10% dell’importo contrattuale fatto salvo il diritto al risarcimento del maggior danno provocato. La penale di cui sopra non sarà applicata nel caso in cui il ritardo fosse determinato da cause di forza maggiore, ivi compresi scioperi a carattere nazionale, debitamente comprovate e tempestivamente segnalate al Direttore dell’esecuzione e/o al suo delegato entro e non oltre 3 gg. dal loro verificarsi. Art. 9 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO La Stazione Appaltante ha la facoltà di dichiarare la risoluzione anticipata del contratto, previa comunicazione scritta mediante raccomandata A/R, nei seguenti casi: 1. frode nell’esecuzione del servizio; 2. inadempimenti alle disposizioni previste, con particolare riguardo ai tempi di esecuzione del servizio; 3. manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione del servizio; 4. sospensione del servizio, da parte della società aggiudicataria, senza giustificato motivo; 9 5. rallentamento del servizio senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la realizzazione del servizio nei termini previsti dal contratto; 6. subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione, anche parziale del contratto; 7. fallimento o irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che impediscono lo svolgimento dell’attività e delle prestazioni; 8. decadenza della iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, di cui al D. Lgs. 152/2006; 9. diniego della concessione della proroga – da parte delle competenti Amministrazioni – della autorizzazione all’esercizio dell’attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti; 10. inadempimento degli obblighi di tenuta e di gestione del “Formulario di identificazione dei rifiuti” di cui agli artt. 188 e 193 del D. Lgs. 152/2006; 11. inosservanza delle leggi e dei regolamenti relativi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, all’igiene del lavoro ed a quant’altro disposto dalle normative in materia di igiene ambientale. In tali fattispecie la Stazione Appaltante risolverà unilateralmente il contratto dandone comunicazione alla ditta aggiudicataria a mezzo fax con un preavviso di 5 giorni solari e non darà corso al pagamento dei trasporti effettuati in carenza di titolo legittimante l’attività di trasporto; La risoluzione di diritto del contratto comporterà l’incameramento del deposito cauzionale salvi i maggiori danni che resteranno a totale carico della società aggiudicataria. Art. 10 DURATA DEL CONTRATTO Il servizio avrà durata di anni UNO, ovvero, qualora alla data di scadenza l’importo contrattuale dovesse presentare un saldo positivo; il servizio continuerà, agli stessi prezzi patti e condizioni, sino ad esaurimento dell’importo contrattuale. La Stazione Appaltante, per come previsto al comma 12 dell’art. 106 del D.lgs n. 50/2016, si riserva la facoltà di apportare un aumento o una diminuzione fino alla concorrenza del quinto dell’importo contrattuale. In ogni caso l’aggiudicatario dovrà rendersi disponibile per l’espletamento del servizio agli stessi patti prezzi e condizioni per incremento dei fanghi da conferire, e non avrà nulla a pretendere per eventuale diminuzione dell’importo contrattuale. La Stazione Appaltante, per ciascun singolo impianto sopra indicato, si riserva altresì la facoltà di apportare una variazione delle quantità di fanghi palabili e pompabili da smaltire in funzione delle potenzialità di trattamento determinato dal funzionamento delle linee di disidratazione in essere. La data di inizio del servizio verrà comunicata per iscritto alla Società aggiudicataria. Art. 11 PROCEDURA DI GARA E CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE L’appalto, in considerazione della specificità del servizio, è previsto in lotto unico ai sensi dell’art. 51 del Codice degli Appalti (D.lgs n. 50 del 18.04.2016). L’aggiudicazione del servizio in oggetto sarà effettuata con il criteri del prezzo più basso di cui alla lettera b) comma 4, dell’art. 95 del D.lgs n. 50/2016, mediante ribasso sui singoli prezzi riportati nell’Elenco Prezzi allegato. L’offerta dovrà essere formulata mediante compilazione dell’allegato 2; ai fini dell’aggiudicazione si farà riferimento al ribasso medio calcolato secondo la formula indicata di seguito: Calcolo ribasso medio = [ 1 - (Qp1 x P1) + (Qp2Impx P2) + (Qp3 x P3) ] X100 10 Dove: Qp1 = Quantità prevista fanghi pompabili espressa in tonnellate; P1 = Prezzo offerto per lo smaltimento dei fanghi pompabili espresso in €/t; Qp2 = Quantità prevista fanghi palabili espressa in tonnellate; P2 = Prezzo offerto per lo smaltimento dei fanghi palabili espresso in €/t; Qp3 = Quantità prevista fanghi da fosse settiche espressa in tonnellate; P2 = Prezzo offerto per lo smaltimento dei fanghi da fosse settiche espresso in €/t; Imp = Importo complessivo a base d’asta. I ribassi offerti dovranno essere formulati con un massimo di tre cifre decimali. Per la contabilizzazione si utilizzeranno i singoli prezzi offerti per ogni tipologia di smaltimento. Art. 12 GARANZIE E ASSICURAZIONI La società aggiudicataria risponderà sempre, ed in ogni caso, tanto verso la Stazione Appaltante quanto verso terzi, di qualsiasi danno alle persone o alle cose in relazione all’esecuzione del servizio affidato con il presente appalto. Sono a carico della società aggiudicataria le spese per evitare danni, come pure sono a completo suo carico il risarcimento degli stessi, quando abbiano a verificarsi, e ciò senza alcun diritto ad indennizzo di sorta. A tal fine la società aggiudicataria dovrà stipulare idonea polizza assicurativa, e in particolare: polizza di responsabilità civile per danni che potrebbero derivare a terzi nell’esecuzione delle prestazioni oggetto dell’appalto con un massimale non inferiore all’importo contrattuale. La suddetta garanzia di responsabilità civile verso terzi potrà essere sostituita, qualora la società aggiudicataria disponga già di polizza di responsabilità civile verso terzi, da una attestazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione con la quale la polizza è stata contratta, che indichi specificatamente gli estremi della polizza, il massimale, il periodo di validità, e che la Stazione Appaltante è considerata terzo. La società aggiudicataria è direttamente responsabile per i danni, o la parte dei danni, cagionati per aver eseguito le prestazioni non a “regola d’arte”, o in modo difforme da quanto previsto nel presente capitolato, dalla normativa vigente o per averle eseguite in ritardo. In detta ipotesi la società aggiudicataria dovrà, comprendendone anche le derivanti spese legali, rimborsare alla Stazione Appaltante gli importi delle sanzioni eventualmente indirizzate dagli organi di vigilanza alla Stazione Appaltante ed erogate anticipatamente dalla stessa. Prima della sottoscrizione del contratto, la ditta aggiudicataria dovrà prestare una cauzione definitiva, ai sensi dell’art. 103 del D. Lgs. 50/16, e questo mediante polizza assicurativa ed a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni nascenti dal contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'inadempienza alle obbligazioni stesse. Detta polizza avrà decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto e rimarrà valida per la durata prevista del contratto. La Stazione Appaltante può richiedere alla società aggiudicataria la reintegrazione della cauzione ove questa sia venuta meno in tutto o in parte. In caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere alla società aggiudicataria. 11 La polizza dovrà inoltre prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività sarà entro quindici giorni a semplice richiesta scritta dell’Ente Appaltante. Art. 13 STIPULAZIONE DEL CONTRATTO La stipulazione del contratto avrà luogo successivamente alla intervenuta esecutività del provvedimento di approvazione degli esiti di gara. Resta inteso che, ai sensi dell’Art. 32 comma 9 del D. Lgs. 50/16, lo stesso sarà stipulato decorsi 35 (trentacinque) giorni dall'invio dell'ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva. Qualora l'aggiudicatario non si presentasse alla stipulazione del contratto nel giorno stabilito potrà essere dichiarato decaduto dalla scelta, restando a suo carico la rifusione del danno derivante alla So.Ri.Cal. per il conseguente ricorso ad altro Fornitore a condizioni anche più onerose di quelle di aggiudicazione della gara, restando impregiudicati i diritti di rivalsa della So.Ri.Cal. per i danni che potranno derivare dal ritardo nel conseguimento delle prestazioni contrattuali. Il Contratto non conterrà la clausola arbitrale. Ai sensi dell’art.32, comma 12, del d.lgs 50/2016 il contratto è stipulato in modalità elettronica mediante scrittura privata. Art. 14 CONTENUTO E REVISIONE DEL PREZZO I prezzi offerti presentati dalla ditta aggiudicataria del servizio, in base a calcoli di propria convenienza, non sarà in alcun caso e per nessun motivo suscettibile di revisione e sarà quindi fisso e invariabile per tutta la durata del contratto e delle sue eventuali proroghe ai sensi degli articoli del presente capitolato. L’importo di aggiudicazione deve intendersi compensativo di oneri fiscali, con la sola esclusione dell’IVA, e di ogni altro onere dovuto all’impresa in connessione con l’esecuzione del contratto. Art. 15 PAGAMENTI Ogni fine mese, l’aggiudicatario emetterà apposita fattura riferita all’effettiva quantità di fango ritirato, trasportato e smaltito. Ogni fattura dovrà riportare sia i CODICI DI CONTO degli impianti come indicato all’art. 1 sia i codici dei formulari identificativi del rifiuto utilizzati per il servizio effettuato, nonchè il CIG. L’emissione della fattura potrà avvenire solo dopo il ricevimento del VERBALE DI ACCETTAZIONE SORICAL S.p.A. controfirmato da Responsabile Sorical, allegando lo stesso alla fattura. La corresponsione dell’importo di ogni fattura, stante la necessità per la Società di adempiere agli improcrastinabili impegni finanziari di cui all’Accordo di Ristrutturazione del debito regolarmente omologato, avverrà tramite bonifico bancario, entro 60 giorni, con modalità conformi alla Legge n. 136/2010 e s.m.i. in tema di tracciabilità dei flussi finanziari. 12 Art. 16 INCEDIBILITA’ DEL CONTRATTO Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità. La violazione della disposizione comporterà l'annullamento dell'aggiudicazione o la nullità del contratto di cessione. E’ vietata infine qualunque cessione di credito e qualunque procura che non siano state preventivamente accettate dalla Stazione Appaltante cosi come prescritto dell’art. 106, comma 13, del D.lgs n. 50 del 18.04.2016. Art. 17 SUBAPPALTO La Ditta che intende avvalersi del subappalto deve aver prodotto all’atto dell’offerta apposita dichiarazione nella quale siano specificate le parti del servizio che intende subappaltare e, in ogni caso, devono essere soddisfatte le prescrizioni di cui all’art.105 del D.lgs n. 50 del 18.04.2016. Le Ditte subappaltatrici, qualora impiegate in attività previste dall’art. 212 del D.Lgs. 152/06, dovranno essere iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, nella categoria relativa al servizio avuto in subappalto. In ogni caso l’eventuale affidamento dei servizi in subappalto, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla stazione appaltante e non esonera l’Aggiudicatario dagli obblighi assunti col presente capitolato, restando l’unico responsabile del buon esito e della perfetta esecuzione dei servizi. Art. 18 COMUNICAZIONI Tutte le comunicazioni fra le parti ed inerenti il contratto dovranno avvenire con le modalità di cui all’art. 52 del D.lgs n. 50 del 18.04.2016. Eventuali modifiche del Contratto dovranno essere formulate consensualmente fra le parti e dovranno risultare per iscritto. Art. 19 DOMICILIO E FORO COMPETENTE Il contratto dovrà prevedere l’individuazione del domicilio presso le rispettive sedi legali. E’ esclusa la competenza arbitrale, per qualsiasi controversia derivante o connessa all’applicazione, all’esecuzione e all’interpretazione del contratto che non possa essere composta bonariamente dalle Parti, il Foro competente sarà esclusivamente il Foro di Catanzaro. Art. 20 RINVIO NORMATIVO Per quanto non espressamente disciplinato e previsto dal presente documento, si rinvia alla vigente normativa in materia di contabilità dello Stato, di appalti pubblici, alle norme del Codice Civile, nonché alle altre disposizioni normative vigenti in materia. 13 ALLEGATI Gli allegati di seguito elencati, costituiscono parte integrante al presente capitolato: • Allegato 1 - Elenco Prezzi unitari; • Allegato 2 - Modulo per la formulazione dell’offerta economica. 14 pag. 2 Num.Ord. TARIFFA Nr. 1 AP.001 Nr. 2 AP.002 Nr. 3 AP.003 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO Per il servizio di smaltimento e/o recupero del fango disidratato e palabile (codice C.E.R. 19.09.02), il prezzo unitario contrattuale di €/ t 152,75 (euro per tonnellata centocinquantadue/75) al lordo del ribasso, deve intendersi fisso ed invariabile per tutto il periodo di validità del contratto e indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del servizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio di autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio e ciò anche in espressa deroga a quanto stabilito dall'art. 1664 del C.C. Per servizio di cui al punto a) si intendono le seguenti operazioni: fornitura a caldo, per 365 giorni all'anno, presso sezione di disidratazione, di idoneo cassone scarrabile con funzione di raccolta dei fanghi disidratati, prelevamento cassone, quando richiesto formalmente dalla Direzione Lavori e/o suo delegato e sostituzione contestuale con altro cassone vuoto oppure prelevamento fanghi disidratati giacenti nel cassone con idonea benna e stoccaggio in un'altro cassone installato su camion e successivo trasporto a smaltimento. Eventuale verifica del peso, in una stazione di pesatura certificata indicata dalla Direzione Lavori, secondo le modalità richiamate all'art. 7 del CSA. euro (centocinquantadue/75) €/t 152,75 Per il servizio di smaltimento del fango pompabile (codice C.E.R. 19.09.02) il prezzo unitario contrattuale di €/t 104,16 (euro per tonnellata centoquatto/16) al lordo del ribasso, deve intendersi fisso ed invariabile per tutto il periodo di validità del contratto e indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del servizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio dia autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio e ciò anche in espressa deroga a quanto stabilito dall'art. 1664 del C.C. Per servizio di cui al punto b) si intendono le seguenti operazioni: fornitura a caldo presso impianto di potabilizzazione di uno o più auto espurgo secondo le esigenze di smaltimento formalmente richieste dalla Direzione Lavori e/o suo delegato e all'occorrenza di autocisterne da 28 -30 mc sino al raggiungimento massimo di 70 mc giorno, aspirazione a qualsiasi distanza dal punto di prelievo del fango allo stato pompabile da ispessitori e/o chiariflocculatori e/o vasche di accumulo e successivo conferimento presso centro di trattamento autorizzato. Eventuale verifica del peso, in una stazione di pesatura certificata indicata dalla Direzione Lavori, secondo le modalità richiamate all'art. 7 del CSA. euro (centoquattro/16) €/t 104,16 Per il servizio di conferimento, presso idoneo centro di smaltimento, dei fanghi della fossa settica (codice C.E.R. 20.03.04) a servizio della struttura impiantistica. Nel servizio sono ricomprese le operazioni di aspirazione dalla fossa settica, pulizia della stessa e trasporto del rifiuto con autospurgo in possesso delle regolari autorizzazioni per la tipologia del servizio richiesto. Il prezzo offerto resterà fisso ed invariabile per tutta la durata del contratto indipendentemente dalle modalità richieste di espletamento del servizio (uno o più mezzi contemporaneamente, ausilio dia autogrù, etc) indipendentemente da qualsiasi variazione di costo, sia dei materiali e delle materie prime che della manodopera, che si possa verificare durante l'esecuzione del servizio. Eventuale verifica del peso, in una stazione di pesatura certificata indicata dalla Direzione Lavori, secondo le modalità richiamate all'art. 7 del CSA. euro (centodiciassette/77) €/T 117,77 Catanzaro, __________ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------COMMITTENTE: So.Ri.Cal S.p.A ALLEGATO “2” MODELLO PER LA FORMULAZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA OGGETTO: “GARA D'APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PRELIEVO/RITIRO, TRASPORTO E SMALTIMENTO/RECUPERO C/O SITI AUTORIZZATI DEI FANGHI PRODOTTI NEGLI IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE “ALACO”, “GAMBARIE” E CAMPO POZZI MEDMA GESTITI DA SORICAL S.P.A.”. Il sottoscritto ___________________________________________________, in qualità di __________________________________________________ dell’Impresa _______________________________________________________ con sede in __________________________________________, OFFRE I seguenti prezzi unitari rispetto a quelli posti a base di gara: AP.001: Servizio di smaltimento e/o recupero del fango disidratato palabile (codice C.E.R. 19.09.02). Prezzo a base d'asta €/t 152,75 (€/t centocinquantadue/75) P1= Prezzo offerto €uro _________,_______ (diconsi ____________________________________________________,________) (In lettere) AP.002: Servizio di smaltimento e/o recupero del fango disidratato pompabile (codice C.E.R. 19.09.02).Prezzo a base d'asta €/t 104,16 (€/t centoquattro/16) P2= Prezzo offerto €uro _________,_______ (diconsi ____________________________________________________,________) (In lettere) AP.003: Servizio di conferimento, presso idoneo centro di smaltimento, dei fanghi della fossa settica (codice C.E.R. 200304). Prezzo a base d'asta €/t 117,77 (€/t centodiciasette/77) P3= Prezzo offerto €uro _________,_______ (diconsi ____________________________________________________,________) (In lettere) RIBASSO MEDIO CALCOLATO SECONDO QUANTO INDICATO ALL’ART. 11 DEL CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO: _________,________ % (diconsi _________________________________________________________,_________) “Oneri per la sicurezza aziendali o specifici” : _________________________________________ (Da utilizzarsi ai soli fini dell’aggiudicazione) Firma Luogo e data ____________________________ (del legale rappresentante) - il prezzo offerto per la singola voce, arrotondato alla seconda decimale, dovrà essere espresso in cifre e in lettere; in caso di discordanza prevarrà quello espresso in lettere. l ribasso medio percentuale, arrotondato alla terza decimale, dovrà essere espresso in cifre e in lettere; in caso di discordanza prevarrà quello espresso in lettere. Pag. 2 di 43 INDICE INTRODUZIONE .................................................................................................................3 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO ...................................................................3 DATI RELATIVI ALLA DITTA ESECUTRICE DEL SERVIZIO .............................................5 VERIFICA DEI REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI....................................................7 NORME COMPORTAMENTALI ..........................................................................................7 RISCHI E PREVENZIONE...................................................................................................9 USO IMPIANTO ELETTRICO E DI MESSA A TERRA PER L’ALIMENTAZIONE DELLE ATTREZZATURE ..............................................................................................................10 QUADRO NORMATIVO ....................................................................................................11 GESTIONE DEL DUVRI ....................................................................................................14 DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE .............................................................14 DOCUMENTI DA INVIARE AL COMMITTENTE ....................................................................... 14 AMBIENTE DI LAVORO ....................................................................................................15 MODALITÀ OPERATIVE NELL’AMBIENTE DI LAVORO AL FINE DI LIMITARE I RISCHI RISULTANTI DA INTERFERENZA: ..................................................................................15 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DERIVANTI DAL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAI DIVERSI SOGGETTI ......................................................16 ELENCO DEI RISCHI AZIENDALI ....................................................................................16 MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NEGLI AMBIENTI DELLA COMMITTENZA ................................................................................................................18 VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA........................................................................20 IMPIANTO ANTINCENDIO ................................................................................................21 EMERGENZA PER LO SVERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE.........................21 CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI ....................................................................................22 Terminologia e Abbreviazioni .......................................................................................................... 23 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI OBBLIGATORI..........................................23 ATTIVITA’ LAVORATIVE IN SPAZI CONFINATI...............................................................23 Responsabilita’ ................................................................................................................................... 24 Modalità operative-Generalità ........................................................................................................... 25 Individuazione dei Dispositivi di Prevenzione Individuale ............................................................... 30 Istruzioni da seguire prima dell’ingresso nello spazio confinato....................................................... 33 Istruzioni da seguire durante le attività lavorative all’interno dello spazio confinato ....................... 36 Gestione delle situazioni di emergenza .............................................................................................. 37 Formazione e addestramento ............................................................................................................. 39 Riferimenti …………………………………………………………………………………………39 COSTI DELLA SICUREZZA RELATIVI ALL’ELIMINAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI ...........................................................................................................40 DISPOSIZIONI PARTICOLARI ..........................................................................................40 FIRME ……... ....................................................................................................................43 Pag. 3 di 43 INTRODUZIONE Oggetto del presente appalto è il servizio di prelievo/ritiro, trasporto e smaltimento/recupero c/o siti autorizzati di fanghi disidratati palabili e/o pompabili prodotti negli impianti di potabilizzazione “Alaco” e “Gambarie” gestiti da SORICAL S.p.A. Il servizio è comprensivo, oltre che dello smaltimento/recupero, di tutte le attività relative alla fornitura, movimentazione, posizionamento di cassoni scarrabili presso gli impianti di potabilizzazione che dispongono di linee di disidratazione, e delle attività accessorie che concernono l’utilizzo di autoespurgo necessarie per il prelievo dei fanghi pompabili allorquando non vi sia, per vari motivi, possibilità di procedere alla disidratazione dei fanghi prodotti. Più in generale i rifiuti di che trattasi rientrano nella tipologia “rifiuti speciali non pericolosi” caratterizzati dal codice C.E.R. (19.09.02) “fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua”, dal codice C.E.R. (15.01.06) “imballaggi in materiali misti” e dal codice C.E.R. (20.03.04) “fanghi delle fosse settiche”. Tutte le lavorazioni necessarie dovranno essere effettuate nel rispetto di quanto previsto in materia dal D.Lgs. 152/06 s.m.i. Quindi ai fini del presente appalto gli impianti ricompresi sono quelli di seguito indicati: 1) Impianto di potabilizzazione Alaco (Codice conto 7545E01), sito in Località Lacina, San Sostene (CZ); 2) Impianto di potabilizzazione Gambarie (Codice conto 7545E02), sito in Località Saltalavecchia Gambarie, Santo Stefano d’Aspromonte; 3) Campo pozzi Medma (Codice conto 754G001). MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO Le attività che formano oggetto del servizio sono descritte in dettaglio nel disciplinare allegato al bando di gara. Di volta in volta, secondo le esigenze del gestore, rappresentato dal Direttore Lavori e/o suo delegato, l'aggiudicatario dovrà inderogabilmente fornire disponibilità di tutti gli automezzi e attrezzature necessarie per effettuare il servizio nei tempi rapidi necessari e per come previsto nel disciplinare, garantendo la continuità di funzionamento dell'impianto di potabilizzazione per il quale è richiesto l'intervento. Per lo smaltimento/recupero dei fanghi prodotti dagli impianti di potabilizzazione/deferrizzazione dovrà essere previsto esclusivamente: 1) Per il fango disidratato e palabile: 1.1) Lo smaltimento diretto in idonea discarica autorizzata per il codice C.E.R. (19.09.02) in questione con tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; 1.2) Il recupero in idoneo e autorizzato impianto di recupero per il codice R5 con tutte le autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; Pag. 4 di 43 2) Per il fango pompabile: 2.1) Conferimento presso idoneo impianto di trattamento rifiuti liquidi per il codice C.E.R. (19.09.02) in questione con tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla vigente normativa in materia; L'utilizzo contemporaneo di più automezzi, per tutte le operazioni di trasporto e smaltimento/recupero fanghi, non costituisce diritto di richiesta per oneri aggiuntivi rispetto ai prezzi unitari offerti dall'aggiudicatario di ogni singolo lotto in fase di gara. Il servizio dovrà prevedere sia la fornitura, la movimentazione ed il posizionamento costante di un cassone scarrabile da 25/30 mc. o 10/15 mc entro cui raccogliere il fango disidratato e palabile comprensivo della contestuale sostituzione con altro cassone vuoto, della stessa capacità e questo al momento del ritiro di quello pieno, sia il prelievo e conferimento di fanghi pompabili con idonei automezzi (auto spurgo, cisterne) secondo le esigenze che verranno manifestate dalla direzione lavori in funzione delle peculiarità di ciascun sito. Il ritiro dei cassoni scarrabili sarà effettuato dall'aggiudicatario esclusivamente e necessariamente con mezzi autorizzati e regolarmente iscritti all'Albo Nazionale Gestori Ambientali per la cat. 4 e il rifiuto identificato dal codice C.E.R. (19.09.02), tali ritiri comunque saranno formalmente autorizzati dal Direttore Lavori nominato dalla Stazione appaltante. Per ciascun sito la fase di ritiro e trasporto del fango disidratato, palabile e/o pompabile dovrà improrogabilmente avvenire entro e non oltre le settantadue ore (festivi esclusi) dall'avviso formale effettuato (a mezzo fax) dal Direttore Lavori e/o da suo delegato. L'aggiudicatario compilerà, ai sensi di legge, i formulari di identificazione dei Rifiuti entro i termini prescritti dal D.Lgs 152/06 e s.m.i. senza i quali il servizio stesso non potrà essere effettuato. La Direzione Lavori e/o suo delegato verificherà inoltre, e questo prima dell'avvio delle operazioni di prelevamento del fango, che gli automezzi utilizzati dell'aggiudicatario siano provvisti di tutte le autorizzazioni necessarie per l'effettuazione del servizio stesso nonché della presenza dei formulari carico/scarico/trasporto dei rifiuti debitamente compilati per la parte di competenza appunto dell'aggiudicatario. La società aggiudicataria, sotto la propria esclusiva responsabilità, deve ottemperare alle disposizioni legislative come pure osservare tutti i regolamenti, le norme in vigore, le prescrizioni delle Autorità in materia di contratti di servizi, di sicurezza ed igiene del lavoro e di quanto altro possa interessare il servizio e tutte le disposizioni e norme che venissero emanate durante l’esecuzione dell’appalto. Il servizio avrà durata di anni UNO, ovvero sino all’esaurimento dell’importo contrattuale. La Stazione Appaltante si riserva inoltre la facoltà di apportare un aumento o una diminuzione dell’importo contrattuale fino alla concorrenza del 20% in più o in meno del corrispettivo complessivo previsto. Pag. 5 di 43 La società aggiudicataria è tenuta al rispetto di tutte le norme antinfortunistiche vigenti e si impegna ad osservare e a far osservare ai propri dipendenti tutti i regolamenti e le prescrizioni della stazione Appaltante in materia di sicurezza, protezione antincendio, accesso ad aree riservate e/o protette, riportate nel Documento di valutazione dei rischi proposto dalla committente ai sensi del D.Legislativo n° 81/2008. DATI RELATIVI ALLA DITTA ESECUTRICE DEL SERVIZIO Ragione sociale: DATI GENERALI DELLA DITTA ESECUTRICE DEL SERVIZIO Sede Legale: Via e n.ro CAP Città Prov. Telefono / Fax Tipologia ditta N.ro iscrizione INAIL N.ro iscrizione CCIAA/ Tribunale Associazione di categoria di appartenenza Anno inizio attività Settore produttivo e attività Categoria (codice ISTAT) REFERENTI PER LA SICUREZZA QUALIFICA COGNOME E NOME TELEFONO Datore di lavoro (art. 2/81) (persona fisica) Dirigenti (art. 2/81) (persona fisica) Preposti (art. 2/81) (persona fisica) Pag. 6 di 43 Responsabile SPP (art. 31/81) (nei casi previsti dalla legge) Rapp. Lavoratori per la sicurezza (art. 47/81) (nei casi previsti dalla legge) Lavoratori per la gestione emergenze (art. 18/81) (nei casi previsti dalla legge) ASL competente Medico competente (art. 18/81) (nei casi previsti dalla legge) DIPENDENTI N° totale dipendenti di cui: Dirigenti di cui: Quadri di cui: Impiegati di cui: Operai di cui: M F DATI DEL CONTRATTO Importo ordine al netto del ribasso Dopo espletamento gara vedi Ordine formale al netto del ribasso offerto dalla Ditta aggiudicataria esecutrice del servizio Data inizio servizio Dal verbale di inizio attività Data fine servizio 12 mesi dal verbale inizio attività Pag. 7 di 43 VERIFICA DEI REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI In seguito all’aggiudicazione della gara ai sensi e ai fini del combinato dell’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. si provvederà alla verifica documentale, già autocertificata in sede di gara, relativa: • Alla valutazione di tutti i rischi ai sensi dell’art. 17 comma 1 lettera a) del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; • Alla nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 17 comma 1 lettera b) del d.lgs. 81/08 e s.m.i. ovvero l’indicazione del nominativo del RSPP all’interno del DVR e relativa formazione attestante le capacità e i requisiti tecnico professionali secondo quanto previsto dall’art.32 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; • Alla nomina del Medico Competente; • Alla formazione e addestramento dei dipendenti in relazione ai rischi individuati nel DVR dell’impresa; E’ fatto obbligo al personale dell’impresa di portare il cartellino di riconoscimento al fine di una facile identificazione, come previsto dalle normative vigenti. Il DUVRI Il presente DUVRI è stato redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08, relativo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Secondo le disposizioni del suddetto decreto, il presente elaborato comprende: un insieme di notizie utili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e il fornitore del prodotto; una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attività, tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione. Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento del servizio e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento. Il presente documento dovrà essere revisionato e/o integrato ogni qualvolta che, durante l’esecuzione della servizio si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Ai fini contrattuali della fornitura, il DUVRI sarà consegnato, in originale, alla Committenza e rappresenterà la certificazione del lavoro di coordinamento svolto. NORME COMPORTAMENTALI La SORICAL, in ottemperanza a quanto indicato nell’art. 26 del d. lgs. 81/08 e s.m.i., oltre a prendere in considerazione i rischi generali e specifici esistenti nell’ambiente in cui la ditta fornitrice si troverà ad operare, individua le misure di prevenzione e di emergenza da adottare, con lo scopo di realizzare una efficace cooperazione e coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione dai rischi, dovute alle interferenze che si potrebbero verificare nei luoghi e nei tempi di attività di SORICAL. In particolare la ditta aggiudicataria dovrà: 1. adottare idonei provvedimenti per evitare che eventuali rischi introdotti dalla propria attività coinvolgano personale SORICAL; 2. rispettare scrupolosamente le procedure interne della SORICAL e le disposizioni impartite in relazione ai rischi generali e specifici che saranno rese note al momento dell’aggiudicazione della gara; Pag. 8 di 43 3. fornire indicazioni al proprio personale di seguire regole di comportamento e di rispetto delle funzioni svolte nei locali della SORICAL e delle procedure gestionali generali e specifiche applicabili alle single attività eventualmente interferenti. Un documento sintetico relativo alle fonti di rischio verrà consegnato al momento dell’aggiudicazione della fornitura. Nel rispetto di quanto sopra, in via generale, è necessario: • prima delle operazioni, laddove vi siano attività in corso, avvisare gli operatori presenti ed il Responsabile, individuato nel “dettaglio di coordinamento”, per essere messi a conoscenza di eventuali situazioni di rischio (procedure di lavoro, apparecchiature in funzione, prodotti e sostanze pericolose usate, ecc.); • i lavoratori della ditta aggiudicataria, al termine del servizio, dovranno lasciare le aree in ordine, in modo da non intralciare l’attività del personale SORICAL; Il personale della ditta aggiudicataria, per poter accedere ed operare negli edifici ed aree di pertinenza della SORICAL: o deve essere in numero adeguato alla natura della fornitura, installazione e posa in opera; o deve indossare gli indumenti di lavoro; o deve essere individuato nominativamente e dotato di tessera di riconoscimento secondo le modalità prescritte dall’art. 18 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.; o non deve fumare nei locali e nelle aree dove vige il divieto di fumo; o attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica di rischio e/o pericolo; o non deve ingombrare con materiali e/o attrezzature i percorsi di esodo e le uscite di emergenza; o non deve abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro; o rispettare le norme del codice della strada durante il transito degli automezzi all’interno delle zone di pertinenza della SORICAL; o la movimentazione di materiale, attrezzature e strumenti, deve essere effettuata in sicurezza eventualmente con l’ausilio di appositi carrelli e/o attrezzature; o non deve abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile e, qualora ciò fosse indispensabile, deve esserne segnalata la presenza; o non deve usare abusivamente materiali e/o attrezzature di proprietà SORICAL; o in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio incendio, scoppio, allagamento, ecc.) ed in caso di evacuazione, il personale della ditta fornitrice deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nell’estratto del Piano di Emergenza che verrà consegnato al momento dell’aggiudicazione della fornitura; o la ditta fornitrice è tenuta a fornire al servizio Prevenzione e Protezione della SORICAL il Piano Operativo di Sicurezza contenente le misure di prevenzione e protezione della sicurezza e salute dei lavoratori adottate per operare nell’ambito delle strutture della SORICAL; o la ditta fornitrice è tenuta a segnalare al Servizio Prevenzione e Protezione di SORICAL, tutti gli incidenti e/o infortuni che si dovessero verificare nell’esecuzione dei lavori presso gli edifici ed aree indicate nel presente documento. La ditta aggiudicataria è altresì tenuta ad adempiere ai seguenti obblighi: obbligo di contenimento dell’inquinamento acustico obbligo di contenere l’emissione di rumori nei limiti compatibili per le attività della Sezione; pertanto dovrà prevedere l’utilizzo di macchinari e attrezzature rispondenti alle normative per il controllo delle emissioni Pag. 9 di 43 obbligo di contenimento dell’inquinamento ambientale obbligo su utilizzo macchine e attrezzature rumorose attualmente in vigore obbligo al rispetto di tutte le cautele che evitino inquinamento ambientale di qualsiasi tipo tutte le macchine, le attrezzature, i mezzi d’opera e i materiali necessari per l’esecuzione del servizio dovranno essere conferite dalla impresa appaltatrice è fatto assoluto divieto al personale della ditta fornitrice utilizzare attrezzature della sezione In caso di emergenza, seguire scrupolosamente le misure e i provvedimenti indicati nell’estratto del Piano di Emergenza. La medesima è obbligata ad informare e formare i propri lavoratori del contenuto dell’estratto del Piano di Emergenza e verificarne il corretto apprendimento e la rigida applicazione. RISCHI E PREVENZIONE Aree di attività: aree di piazzale e interne SORICAL Rischi per la sicurezza Misure di Prevenzione Presenza contemporanea di trasporti con sostanze pericolose Contatto con automezzi e mezzi di trasporto in movimento Ingombri e ostacoli per carenze strutturali e da lay-out Trasporto di mezzi, materiali e attrezzature circolare con cautela nell’ambito della viabilità della SORICAL. Ai piani della SORICAL rispettare i divieti di accesso alle aree indicate dal Responsabile della Struttura cautela nel procedere a piedi e/o con mezzi meccanici e/o carrelli prestare attenzione nell’accedere e non trattenersi oltre il necessario negli spazi non interessati dai lavori il trasporto sia all’interno che all’esterno delle Strutture deve avvenire senza pregiudizio per gli occupanti, gli addetti, gli utenti e senza arrecare danno alla stabilità delle strutture medesime attenersi alla segnaletica di sicurezza attenersi alla segnaletica orizzontale e verticale, caricare e scaricare materiali e merci nelle zone appositamente individuate attenersi ai sensi di marcia previsti e ai limiti di velocità previsti Aree di attività: interventi sugli impianti tecnologici Contatto con cavi elettrici in tensione Contatti con componenti di alta o bassa temperatura Rischio incendio cautela nel manomettere impianti potenziali conduttori di elettricità disporre di guanti di protezione oppure usare mezzi meccanici idonei individuare i pericoli di incendio; ridurre le cause di accensione di incendi, individuare le vie di esodo anche se non segnalate; Pag. 10 di 43 Movimentazione carichi Attrezzature ed apparecchiature in genere Rischi organizzativi divieto di fumare movimentare materiale, attrezzature, ecc., con personale sufficiente e con l’utilizzo di appropriati ausilii per evitare cadute o quant’altro possa essere di pregiudizio per la salute degli operatori della sezione; attenersi alla segnaletica di sicurezza ed in generale alla cartellonistica presente soprattutto per quanto riguarda portata, ingombri, dimensione del materiale presente, ecc. e’ espressamente vietato l’utilizzo di attrezzature di proprietà della stazione appaltante Misure di prevenzione Difficoltà nell’individuare interlocutori per complessità delle mansioni e carenze di controllo da parte del personale Arpa nelle aree di intervento Rispetto di procedure di accesso e di lavoro per non compromettere le condizioni igieniche delle attività in essere Situazioni di emergenza riferirsi al Responsabile della Sezione. Rendere edotti i Responsabili delle attività per segnalare possibili interferenze con i lavoratori anche involontarie assumere informazioni sugli interventi da effettuare, sulle condizioni di lavoro delle attività in essere nell’area di intervento rapportarsi con il Responsabile della Sezione (o suo delegato) per riferire sull’andamento dell’intervento seguire le istruzioni del Responsabile della Sezione (o suo delegato) che sovrintende le attività negli ambienti di intervento attendere le istruzioni del personale Arpa che sovrintende l’attività USO IMPIANTO ELETTRICO E DI MESSA A TERRA PER L’ALIMENTAZIONE DELLE ATTREZZATURE Misure di coordinamento per l’uso dell’impianto elettrico e di messa a terra per l’alimentazione delle attrezzature Per l’alimentazione di macchine e attrezzature dell’impresa appaltatrice, sarà utilizzato l’impianto esistente. L’impresa aggiudicataria deve: utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori etc.) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; utilizzare l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte; non fare uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose. E’ ammesso l’uso di prese per uso domestico e similari quando l’ambiente di lavoro e l’attività in essere non presentano rischi nei confronti di presenza di acqua, polveri ed urti, contrariamente devono utilizzarsi prese a spina del tipo industriale, conformi alle norme EN 60309. Pag. 11 di 43 L’impresa deve verificare, tramite il responsabile incaricato dalla committente che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. Ogni intervento sull’impiantistica degli edifici deve essere comunicato preventivamente ai competenti uffici tecnici se l’intervento non deriva direttamente dagli stessi ed eseguito conformemente alle norme di buona tecnica ed in quanto tale certificato. Non saranno eseguiti interventi di riparazione se non da personale qualificato e non dovranno essere manomessi i sistemi di protezione attiva e passiva delle parti elettriche. E’ necessario apporre specifica segnaletica di sicurezza. Le prese a spina, oltre all’interblocco meccanico, devono essere protette da interruttori differenziali con Idn inferiore a 30 mA. I quadri con rischio di esposizione all’acqua hanno grado di protezione IP 55. L’impianto elettrico messo a disposizione dell’impresa appaltatrice è stato realizzato da personale qualificato a regola d’arte. Cosi come prescritto dalle normativi vigenti, l’impianto viene sottoposto a verifiche periodiche, al fine di verificare la sua funzionalità ai fini della sicurezza degli utilizzatori. La relativa documentazione è conservata presso la sede operativa nell’ufficio preposto. Avvertenze: Prima di allacciarsi alla rete elettrica verificare l’idoneità della presa; Non allacciarsi per nessun motivo alle linee di alimentazione preferenziali dotate di gruppi U.P.S. o stabilizzatori; Non allacciarsi alle reti relative alle apparecchiature di trasmissione dati; Non collegare utilizzatori con assorbimento superiore alla portata delle prese e comunque non superiore a 16A monofase; Utilizzare esclusivamente apparecchiature omologate (IMQ, CE ecc.) e preferibilmente del tipo a doppio isolamento; Utilizzare, qualora le caratteristiche dell’impianto esistente non fossero pienamente rispondenti alla normativa, previa autorizzazione del Preposto, dei “quadretti volanti di cantiere”, dotati delle opportune protezioni necessarie alla salvaguardia dell’utente; Non utilizzare prodotti e mezzi che possano ingenerare cortocircuito o deterioramento dei dispositivi elettrici. QUADRO NORMATIVO Il presente documento si inquadra all’interno del D.lgs 81/08 e in particolare è disciplinato dagli articoli che seguono. Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione Comma 1) Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi, all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima Pag. 12 di 43 sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, servizi e forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica é eseguita attraverso le seguenti modalità: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Comma 2) Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Comma 3) Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non é possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento é allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. Comma 3-bis) Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI. Pag. 13 di 43 Comma 3-ter) Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. Comma 4) Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Comma 5) Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Comma 6) Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro é determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro é determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. Pag. 14 di 43 Comma 7) Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. Comma 8) Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. GESTIONE DEL DUVRI Il presente DUVRI è stato redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08, relativo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Secondo le disposizioni del suddetto decreto, il presente elaborato comprende: un insieme di notizie utili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e il fornitore del prodotto; una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attività, tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione. Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento del servizio e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento. Il presente documento dovrà essere revisionato e/o integrato ogni qualvolta che, durante l’esecuzione della servizio si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Ai fini contrattuali della fornitura, il DUVRI sarà consegnato, in originale, alla Committenza e rappresenterà la certificazione del lavoro di coordinamento svolto. DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE DOCUMENTI DA INVIARE AL COMMITTENTE Prima dell’inizio del servizio la ditta aggiudicataria deve consegnare i seguenti documenti: a) b) c) d) e) f) Visura Camerale aggiornata (data di emissione non superiore ai 6 mesi); Elenco dei dipendenti operativi con relative informazioni riguardanti: - Nominativo; - Mansione; - Verbale di formazione; - Consegna DPI; - Orario e luogo di lavoro presso la sede della So.Ri.Cal. S.p.A. ove verrà svolto il servizio; DURC (con data di emissione non superiore ad 1 mese) da inviare ogni mese; Curriculum aziendale; Posizione INAIL/INPS; Elenco attrezzature e mezzi d’opera idonei alla esecuzione del servizio; Pag. 15 di 43 g) h) i) j) k) l) Elenco dei prodotti e delle schede di sicurezza; Numero e tipologia degli infortuni; Elenco e descrizione dei fattori di rischio legati alle mansioni svolte dai lavoratori/operatori; Autocertificazione riguardanti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/08; Registro infortuni vidimato dall’ASL competente; Verbale informazione ai lavoratori sui rischi presenti nell’unità di produzione; AMBIENTE DI LAVORO L’ambiente di lavoro è rappresentato dalle aree degli impianti di potabilizzazione acqua gestiti dalla SORICAL S.P.A., presso i quali sono presenti le sezioni di trattamento fanghi e le unità di disidratazione. Le sezioni di trattamento fanghi si compongono di un ispessitore/chiariflocculatore, nel quale confluiscono i fanghi pompabili che vengono espulsi dalla linea di trattamento acque, per una prima fase di preispessimento. Da qui, il fango allo stato pompabile, preispessito, viene pompato a mezzo di pompe ad asse orizzontali nell’unità di disidratazione (nastro pressa e/o filtropressa e/o centrifuga e/o unità a sacchi drenanti) dove avviene la disidratazione meccanica del fango, favorita dall’aggiunta, in linea, di stechiometrici dosaggi di polielettrolita inorganico in soluzione preparato in apposito apparecchio polipreparatore. I fanghi disidratati, espulsi dalle unità di disidratazione vengono stoccati temporaneamente, mediante nastro trasportatore, nei cassoni di raccolta ubicati all’esterno dei locali che ospitano la sezione di disidratazione, in apposita area dedicata per il cassone di raccolta. Allorquando non è in funzione l’unità di disidratazione, il fango pompabile viene prelevato direttamente a monte, dall’unità ispessitore/chiariflocculatore anch’essa ubicata all’esterno dei locali che ospitano la sezione di disidratazione. Gli autisti della ditta aggiudicataria alla guida di automezzi autorizzati alla raccolta dei fanghi devono recarsi sul posto per le operazioni di carico fanghi procedendo, all’interno delle unità operative suddette, a passo d’uomo, rispettando le norme generali del Codice della Strada, e ponendo attenzione ad eventuali mezzi in manovra, facendo attenzione alle strutture dell’impianto e alle persone presenti. MODALITÀ OPERATIVE NELL’AMBIENTE DI LAVORO AL FINE DI LIMITARE I RISCHI RISULTANTI DA INTERFERENZA: Il personale della Sorical presente sull’impianto, avvisato per tempo dell’arrivo dell’automezzo della ditta aggiudicataria che dovrà effettuare il ritiro dei fanghi, consentirà l’accesso ed accompagnerà la ditta presso l’area dell’impianto dove sono posizionati i cassoni di raccolta (in genere è presente un solo cassone di raccolta); prima di dar corso alle operazioni di carico dei fanghi, il personale di Sorical presente sull’impianto eseguirà Pag. 16 di 43 la verifica documentale necessaria per l’espletamento a norma di legge dell’attività in questione, ovvero di carico, trasporto e conferimento c/o sito autorizzato dei fanghi prodotti. Il personale della ditta appaltatrice, verificato che sussistono le condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle attività previste, inizierà le operazioni di carico. Il personale SORICAL dovrà assistere alle operazioni di carico senza intervenire direttamente alle operazioni stesse, limitandosi a verificare che le operazioni vengano eseguite in sicurezza e nelle aree stabilite. Il personale della ditta aggiudicataria svolgerà in modo autonomo le operazioni di carico dei fanghi e una volta terminate tali operazioni dovrà aver cura di ripulire da eventuali residui le aree utilizzate. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DERIVANTI DAL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAI DIVERSI SOGGETTI La ditta aggiudicataria è obbligata a prendere visione di tutti gli impianti oggetto di espletamento del servizio, dichiarare di accettare il presente documento e di integrarlo qualora riscontrasse, nel corso dell’espletamento del servizio, ulteriori fattori di rischio non evidenziabili all’atto della stesura del presente documento. ELENCO DEI RISCHI AZIENDALI In adempimento all’art.26 comma 1 lett. b del D.Lgs 81/08, quanto sotto riportato è un estratto dell’articolato e complesso D.V.R. Aziendale e rappresenta una descrizione dei principali fattori di rischio presenti nelle strutture. Ulteriori e più specifiche informazioni devono essere raccolte rivolgendosi al Servizio Prevenzione Protezione, alla Dirigenza Tecnica, ai diversi Referenti/Preposti per la sicurezza delle Unità Operative interessate dal presente appalto. Rischio biologico. E’ presente in vario grado presso tutte le aree degli impianti di potabilizzazione. Per attività che si svolgono nelle citate aree la Ditta appaltatrice deve informarsi, presso il Servizio Prevenzione Protezione, la Dirigenza Tecnica, i diversi Referenti/Preposti per la sicurezza delle Unità Operative interessate delle misure di contenimento del rischio standard ed eventualmente in situazione particolari. Ai fini delle attività oggetto del servizio in esame (prelievo fanghi disidratati e/o pompabili) il rischio valutato è da ritenersi BASSO. Pag. 17 di 43 Rischio chimico Il rischio chimico è presente negli impianti di potabilizzazione in oggetto dato l’impiego e lo stoccaggio di prodotti utilizzati nel processo di potabilizzazione delle acque quali: ipoclorito di sodio >10%, policloruro di alluminio, polielettrolita inorganico, acido solforico 78%, biossido di cloro, purate e carbone attivo in polvere (quest’ultimo presente solo in alcuni impianti). Nelle normali condizioni operative tale rischio lavorativo, che risulta comunque contenuto presso le Unità Operative, è presente soprattutto nella sezione di stoccaggio e dosaggio dei reagenti chimici utilizzati e in prossimità dei punti di dosaggio nella linea di processo acque; nella sezione di trattamento fanghi, dove avverranno le operazioni di carico dei fanghi disidratati palabili e/o pompabili, detto rischio è molto basso oltre che per il modesto utilizzo del solo polielettrolita inorganico, anche in relazione al fatto che detta sezione di trattamento fanghi si trova ubicata a distanza di sicurezza dalla sezione di stoccaggio e dosaggio dei reattivi, e che l’area di stoccaggio del cassone è esterna all’edifico che ospita la sezione di disidratazione e, di conseguenza il polipreparatore e il punto di dosaggio del polielettrolita. Si deve fare, inoltre, riferimento alla scheda di sicurezza del prodotto “carboni attivi” che è disponibile per la consultazione presso ogni impianto dotato di tale trattamento. Ulteriori e più specifiche informazioni devono essere raccolte rivolgendosi al Servizio Prevenzione Protezione, alla Dirigenza Tecnica, ai diversi Referenti/Preposti per la sicurezza delle Unità Operative interessate allo smaltimento dei fanghi. Ai fini dello smaltimento dei fanghi oggetto dell’appalto il rischio valutato è da ritenersi MOLTO BASSO. Rischio rumore/vibrazioni. Tale rischio è presente prevalentemente nei locali in cui sono in funzione apparecchiature elettromeccaniche in funzione ed in quelli adiacenti; in detti locali vi è l’obbligo dell’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale idonei. Nell’area in cui avviene il carico dei fanghi, esterna ai locali ove sono ubicate le apparecchiature elettromeccaniche che compongono la sezione di trattamento fanghi, non sono presenti vibrazioni prodotte dalle attività del committente e il rumore presente, dovuto alle attività del committente, è inferiore a 80 dB(A). Ai fini dell’attività di carico e smaltimento dei fanghi disidratati palabili e/o pompabili oggetto dell’appalto il rischio valutato è da ritenersi MOLTO BASSO. Rischio elettrico. Tale tipo di rischio è associato prevalentemente agli ambienti degli impianti di potabilizzazione del tipo cabine di trasformazione, locali che ospitano quadri elettrici di distribuzione, accessibili soltanto al personale esperto, qualificato e autorizzato, o agli Pag. 18 di 43 ambienti che ospitano apparati elettromeccanici quali elettropompe, unità di disidratazione etc. Gli addetti alle operazioni di carico e smaltimento dei fanghi disidratati palabili e/o pompabili dovranno avere accesso solo all’area ove avviene la movimentazione dei fanghi. Nell’area in cui avviene il carico dei fanghi, esterna ai locali ove sono ubicate le apparecchiature elettromeccaniche che compongono la sezione di trattamento fanghi, utilizzatrici di energia elettrica, non sono presenti apparati elettrici rilevanti (cabine di trasformazione, quadri elettrici, apparecchiature elettromeccaniche, etc.). Ai fini dell’attività di carico e smaltimento dei fanghi disidratati palabili e/o pompabili oggetto dell’appalto il rischio valutato è da ritenersi BASSO. Rischio incendio. Le protezioni attive e passive installate permettono di affermare che il rischio di incendio è controllato con l’applicazione delle specifiche norme in materia. Ai fini dell’attività oggetto dell’appalto (prelievo, ritiro, trasporto dei fanghi) il rischio valutato è da ritenersi MOLTO BASSO. Rischio viabilità Le operazioni di prelevamento dei fanghi prodotti oggetto del presente appalto avvengono presso unità operative dove possono essere presenti mezzi in movimento o in parcheggio del personale della Stazione appaltante. Si prescrive agli autisti dei mezzi della ditta aggiudicataria di procedere, all’interno delle unità operative suddette, a passo d’uomo, rispettando le norme generali del Codice della Strada, e ponendo attenzione ad eventuali mezzi in manovra. Gli accessi ai luoghi di cui sopra sono sufficientemente ampi ed hanno una visibilità tale da garantire l’ingresso e l’uscita in sicurezza. Ai fini dell’attività oggetto dell’appalto (prelievo, ritiro, trasporto dei fanghi), poiché le aree di intervento sono ampie il rischio valutato è da ritenersi MOLTO BASSO. MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NEGLI AMBIENTI DELLA COMMITTENZA Oltre alle misure generali di prevenzione espressamente indicate nella successiva sezione specifica, che contiene anche l’elenco dei rischi di interferenza, durante lo svolgimento delle attività lavorative da parte dell’azienda esterna, per l’esecuzione dell’appalto in oggetto il personale dipendente dell’assuntore dovrà sempre osservare le seguenti misure: Pag. 19 di 43 - deve concordare le tempistiche (es. giorni ed orari di accesso ai locali del Committente) con i referenti aziendali indicati in sede di aggiudicazione onde evitare eventuali interferenze con l’attività dell’Azienda; - deve prelevare i fanghi nei luoghi indicati all’atto dell’aggiudicazione; - deve svolgere il proprio lavoro e le proprie manovre in sicurezza senza addurre danni a persone o a cose; - deve accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente le indicazioni comunicate dall’Azienda onde evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali; - per situazioni di allarme e/o di emergenza in genere il personale dell’Assuntore dovrà seguire le istruzioni del personale in servizio dell’azienda Committente; previa autorizzazione del personale della Committenza il personale dell’Assuntore può utilizzare l’apparecchio telefonico fisso disponibile nell’unità operativa. - per problematiche tecniche il personale dell’Assuntore dovrà far riferimento al personale tecnico dell’azienda Committente; - I servizi igienici utilizzabili dal personale dell’assuntore sono quelli riservati alle maestranze. L’utilizzo deve essere richiesto al personale dell’azienda Committente. - nelle unità operative è disponibile un telefono sia per l’emergenza che per le comunicazioni aziendali. Il personale dipendente dell’Assuntore che lavora presso i locali del Committente è obbligato inoltre a: - osservare le norme di sicurezza in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, nonché al rispetto delle prescrizioni di tutte le relative misure di tutela e dell’adozione delle cautele prevenzionistiche per i rischi specifici e propri dell’attività; - attenersi a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici; - non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito; - utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuali; - Lasciare a lavori ultimati la zona interessata sgombra e libera da residui di lavorazione; - Impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge; - Segnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in casi di urgenza e nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per l’eliminazione di dette deficienze o pericoli); E’ inoltre fatto assoluto divieto al personale dipendente dell’Assuntore: - accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori; - introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive; - usare utensili elettrici portatili alimentati a tensioni superiori di quelle indicate dall’articolo stesso in funzione dei luoghi ove avranno esecuzione le forniture; Pag. 20 di 43 - rimuovere, modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installate su impianti, macchine o attrezzature che non siano di propria competenza; - compiere di propria iniziativa manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone; - gettare mozziconi, sigarette, materiali infiammabili in prossimità dell’area della Committenza; - ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; - compiere, su organi in movimento, qualsiasi operazione (pulizie, lubrificazione, ingrassaggi, registrazione ecc.); - utilizzare attrezzature ed utensili della committenza e viceversa (salvo autorizzazioni specifiche); - assumere alcool in qualsiasi quantità durante l’orario di lavoro; - nell’ambito dello svolgimento delle attività, il personale esterno occupato deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (comma 8, art. 26 del D.Lgs 81/2008). L’Azienda committente si impegna a comunicare all’Assuntore le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti della Committenza e le misure di prevenzione ed emergenza adottate ai sensi dell’art. 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs 81/2008. Committente ed Azienda Esterna - si provvederà all’immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI e che dovessero manifestarsi in situazioni particolari o transitorie. VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA Azienda Esterna - L’Azienda Aggiudicataria deve preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con l’indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dell’area interessata alle attività di prelievo dei fanghi, nonché dei presidi di emergenza comunicando con estrema immediatezza al Servizio di Prevenzione e Protezione eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento dei propri lavori; - deve inoltre essere informata sui responsabili per la gestione delle emergenze nominati ai sensi del D.Lgs 81/08 nell’ambito delle sedi dove si interviene. E’ vietata la temporanea chiusura o deviazione di qualsiasi uscita di sicurezza a causa dei lavori occorrenti. In questo caso occorre preventivamente l’autorizzazione del Responsabile della Struttura che qualora lo ritenesse fattibile, con l’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione, avrà preventivamente cura di modificare le indicazioni e la segnaletica. Committente ed Azienda Esterna - I mezzi di estinzione saranno sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi. Pag. 21 di 43 IMPIANTO ANTINCENDIO Ferma restando la verifica costante dei mezzi di protezione, dal punto di vista della manutenzione ordinaria, non si potranno apportare modifiche se queste non saranno preventivamente autorizzate dagli uffici competenti. Committente La protezione contro gli incendi è assicurata da: 1. Mezzi di estinzione presenti ed efficienti. 2. Istruzioni impartite dal personale. 3. Procedure scritte da tenere in caso d’incendio. Azienda Esterna E’ vietato: 1. Fumare 2. Effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille (molatura, saldatura, ecc.) a meno che non siano state espressamente autorizzate. EMERGENZA PERICOLOSE PER LO SVERSAMENTO DI SOSTANZE Committente ed Azienda Esterna In caso di sversamento di fanghi liquidi: - Utilizzare, secondo le istruzioni, i mezzi di assorbimento, che devono essere presenti nell’attrezzatura di lavoro qualora si utilizzino tali sostanze e porre il tutto in contenitori all’uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili); Superfici bagnate nei luoghi di lavoro Committente ed Azienda Esterna Sia l’Azienda ospitante che l’azienda esterna devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento. Segnaletica di sicurezza Committente Verrà predisposta idonea segnaletica di sicurezza (orizzontale e/o verticale) allo scopo di informare il personale presente in azienda integrata idoneamente sugli eventuali rischi derivanti dalle interferenze lavorative oggetto del presente DUVRI. Azienda Esterna In caso di sopravvenuto rischio non previsto e di tipo transitorio, l’azienda esterna dovrà dare immediata comunicazione al Servizio di Prevenzione e Protezione del Committente per l’adozione di idonee misure di sicurezza o apposizione di idonea segnaletica. Allarme, Emergenza, Evacuazione del personale Azienda Esterna In caso di allarme per eventi improvvisi: - avvisare immediatamente il personale dell’Azienda descrivendo l’accaduto (il ns. personale si comporterà come se avesse lui stesso individuato il pericolo facendo attivare lo stato di allarme); Pag. 22 di 43 - interrompere il lavoro, rimuovere le attrezzature in uso (scale, veicoli, ecc.) che potrebbero creare intralcio; - se addestrati, collaborare con il personale interno intervenendo con i mezzi mobili messi a disposizione. In caso di evacuazione: - convergere ordinatamente nel punto di raccolta; Dispositivi di Protezione Individuale Azienda Esterna - L’Azienda effettuerà la valutazione di eventuali rischi residui che non possono essere evitati con altri mezzi. A seguito di tali analisi saranno messi a disposizione degli addetti idonei DPI di cui è fatto obbligo d’uso. - Il personale dell’azienda esterna dovrà essere dotato dei DPI eventualmente previsti per lo svolgimento della propria mansione. Sarà cura della stessa azienda esterna vigilare sull’effettivo utilizzo dei DPI da parte del proprio personale. 6.0 PROCEDURE D’EMERGENZA ED ADDETTI Compiti e procedure generali Negli impianti di potabilizzazione di SORICAL S.p.A. sono sempre presenti addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi ed alla evacuazione. Il personale presente è dotato di telefonia cellulare/satellitare e di telefonia fissa con cui è sempre possibile allertare i seguenti numeri telefonici: Vigili del fuoco 115 Carabinieri 112 Polizia 113 Pronto soccorso 118 In situazione di emergenza (incendio, infortunio, calamità) il lavoratore dovrà chiamare l’addetto all’emergenza che si attiverà secondo le indicazioni sotto riportate. Solo in assenza dell’addetto all’emergenza, il lavoratore potrà attivare la procedura sotto elencata. CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI In caso d’incendio - Chiamare i Vigili del Fuoco telefonando al 115. - Rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco che richiederà: indirizzo e telefono dell’azienda, informazioni sull’incendio. - Non interrompere la comunicazione sino a quando non lo decide l’operatore. - Attendere i soccorsi esterni al di fuori dell’area interessata dall’incendio. Pag. 23 di 43 In caso d’infortunio o malore - Nel caso di infortunio non grave accompagnare immediatamente la persona infortunata presso il più vicino Pronto Soccorso. - Nel caso di infortunio grave e/o di impossibilità di deambulazione e/o di rimozione del paziente chiamare urgentemente il Pronto Soccorso al numero 118. - attendere indicazioni dell’operatore del Pronto Soccorso e nel caso di arrivo degli operatori del 118 assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli. - Nell’attesa dell’arrivo degli operatori sanitari osservare con attenzione quanto sta accadendo al fine di riferire prontamente agli operatori al loro arrivo. Terminologia e Abbreviazioni 1) Ambiente Confinato: Per ambiente confinato si intende: uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi, ad esempio gas, vapori, polveri, ecc. alcuni ambienti confinati sono facilmente identificabili come tali, in quanto la limitazione legata alle aperture di accesso e alla ventilazione sono ben evidenti e/o la presenza di agenti chimici pericolosi è nota. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI OBBLIGATORI Se non già indossati dai lavoratori, dovranno essere utilizzati i seguenti DPI con marcatura CE: - Elmetto - Scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale, resistenti ai prodotti chimici forniti ed impiegati; - Tuta resistente adatti ai lavori da eseguire forniti ed impiegati; - Mascherina idonea alle lavorazioni che dovranno essere eseguite; - Guanti resistenti agli urti ed impiegati. ATTIVITA’ LAVORATIVE IN SPAZI CONFINATI La presente istruzione ha lo scopo di descrivere i criteri generali, le responsabilità e le modalità tecnico, operative ed esecutive individuate dall’Impresa aggiudicataria per la sicurezza durante lo svolgimento di attività in spazi confinati che possono essere individuate all’interno degli impianti. La Direzione dell’Impresa aggiudicataria, pertanto, Pag. 24 di 43 definisce le misure di sicurezza, salute e salvataggio da adottare durante tutte le attività in cui si renda necessario effettuare lavori e attività che prevedono l’accesso all’interno di ambienti/spazi confinati o a sospetto inquinamento. Il presente DUVRI descrive tutte le azioni e cautele da adottare preliminarmente e durante le lavorazioni e/o servizi relative alle vasche di accumulo dei fanghi. Responsabilita’ Responsabili della presente istruzione sono: 1. DIREZIONE GENERALE (DG - DdL): La DG ha la responsabilità di: a s s icura re che la pre s e nte Is truzione s ia pre dis pos ta , a pplica ta e d a ggiorna ta a fronte di modifiche legislative e regolamentari; a cce rta rs i che il pe rs ona le coinvolto e /o pa rte cipe a lle s itua zioni di s e rvizi e la vori erogati in spazi confinati sia adeguatamente formato ed addestrato; pa rte cipa re a ttiva me nte a lle e ve ntua li s itua zioni di e m e rge nza ge ne ra te s i ne i propri cantieri attivi. 2. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP): Il RSPP ha la responsabilità di: individua re , in colla bora zione con la Dire zione G e ne ra le de ll’ impresa aggiudicataria, i rischi connessi all’ingresso ed all’esecuzione di lavorazioni da svolgere da parte degli operatori all’interno dei spazi confinati sia comuni che speciali; de finire le me todiche e le s pe cifiche is truzioni che gli ope ra tori de vono ris pe tta re in ca s o di accesso negli spazi confinati; form a re e d a dde s tra re , con la colla bora zione di a ltre funzioni a zie nda li, il pe rs ona le che ha o può avere accesso negli spazi confinati; ga ra ntire che tutto il pe rs ona le ope ra tivo a bbia a dis pos izione i DP I e d i dispositivi ed apparecchiature per monitorare le situazioni di rischio in caso di accesso in spazi confinati; re nde rs i dis ponibile , forne ndo conta tti e re pe ribilità continua dura nte le ope ra zioni e lavori in spazi confinati, per le richieste di intervento e/o supporto giunte da parte del preposto in caso di gestione delle eventuali situazioni di emergenza; ve rifica re che qua nto pre s critto da lle proce dure e da lle pre s crizioni che l’ O rga nizza zione dell’impresa si è data, in conformità alle norme regolamentari nazionali, sia pienamente rispettato. 3. PREPOSTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: Pag. 25 di 43 Il Preposto ha la responsabilità di: pre dis porre ne i luoghi e s iti de finiti come s pa zi confina ti le m is ure e d i dis pos itivi necessari per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza; rile va re la pre s e nza di a nom a lie in pre s e nza di s pa zi confina ti e d a ppronta re le m is ure precauzionali utili e necessarie per il rientro dell’anomalia; im pe dire a gli ope ra tori di a cce de re ne gli s pa zi confina ti in caso di rilevazione di rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori; s e gna la re a lle a utorità com pe te nti inte rne e d e s te rne la pre s e nza e /o l’ imme dia ta gestione delle situazioni di emergenza; ve rifica re che gli ope ra tori che ha nno a cce s s o in s pa zi confina ti s ia no qua lifica ti pe r gestire e fronteggiare situazioni di emergenza. 4. OPERATORE (OP): L’Operatore ha la responsabilità di: e s e guire corre tta m e nte tutte le m is ure pre ve ntive , ca utelari e risolutive prescritte dalla presente Istruzione. Modalità operative-Generalità Il personale dell’Impresa aggiudicataria, nell’ambito dello svolgimento delle proprie attività tecnico-operative e gestionali e dell’erogazione dei servizi erogati, quali: raccolta di rifiuti pericolosi e non, bonifica di siti contaminati da rifiuti, ha accesso e ed entra in contatto con ambienti e situazioni da definirsi, come la normativa cogente esplicita, “spazi confinati”. Negli spazi confinati possono verificarsi diverse situazioni pericolose, la cui causa è spesso riconducibile a: 1. Mancanza di ossigeno ciò può accadere nelle seguenti situazioni: qua ndo s i ve rifica una re a zione tra a lcuni tipi di te rre no e l’ os s ige no conte nuti ne ll’ a ria ; a s e guito de lla re a zione tra le a cque s otte rra ne e , il ge s s o e ca lca re, dalla quale si produce anidride carbonica; ne lle ca me re s otte rra ne e e pozzi fogna ri; Pag. 26 di 43 a ll’ inte rno di cis te rne e s e rba toi in a ccia io in pre s e nza di ruggine . 2. Gas, fumi o vapori tossici essi possono: a ccum ula rs i a ll’ inte rno di condotte , tombini, pozzi, cis te rne e cavità collegate ad un sistema fognario; inva de re cis te rne e s e rba toi tra m ite condotte di colle ga m e nto; filtra re a ll’ inte rno di fos s e e ca vità in te rre ni conta m ina ti; produrs i da lla de com pos izione di ma te ria le orga nico. 3. Sostanze liquide o solidi che, se perturbate, possono improvvisamente riempire l’ambiente o rilasciare gas. Le sostanze non agglomerate, come quelle granulose, possono solidificare parzialmente o formare degli accumuli all’interno di silos, causando ostruzioni che possono collassare inaspettatamente. 4. Incendi ed esplosioni causati per vapori o ossigeno in eccesso. 5. Residui all’interno di cisterne, serbatoi o depositi su superfici interne (che possono emettere gas, fumi o vapori). 6. Elevate concentrazioni di polveri. 7. Temperature elevate che possono portare ad un pericoloso aumento della temperatura dei corpi. Alcune delle condizioni summenzionate possono essere già presenti in uno spazio confinato, altre situazioni di pericolo possono, invece, insorgere a seguito dell’attività in corso o a causa di un inefficiente sistema di isolamento degli impianti confinati, come ad esempio in caso di perdite da un collegamento. Un ambiente di lavoro costituito da spazi ristretti può contribuire ad aumentare i rischi, come ad esempio nel caso in cui: i m a cchina ri in us o richie dono s pe cia li dota zioni di s icure zza ; l’ a cce s s o a ll’ a re a di la voro a vve nga a ttra ve rs o un’ a pe rtura di dime ns ioni ridotte (e s . una botola, passo d’uomo, chiusino, ecc.), tale da ostacolare l’uscita o le operazioni di salvataggio, in situazioni critiche e/o renderle più complesse e difficoltose. Prima di intraprendere qualsiasi tipo di lavorazione in ambienti confinati o a sospetto inquinamento, al fine di decidere le opportune misure a garanzia della sicurezza dei lavoratori, si dovranno prendere in considerazione: Pag. 27 di 43 1. il tipo di attività o il servizio da svolgere; 2. il tipo di ambiente di lavoro, 3. i materiali e le attrezzature che dovranno essere utilizzate; 4. l’idoneità dei lavoratori addetti all’intervento; 5. le soluzioni da adottare per interventi di emergenza e salvataggio. Prioritariamente si dovrà: e vita re l’ ingre s s o ne gli s pa zi confina ti, qua lora s ia pos s ibile s volge re la s te s s a a ttività dall’esterno; ope ra re s u is truzioni ope ra tive di s icure zza ne l ca s o in cui non s ia pos s ibile e vita re l’accesso allo spazio confinato; pre ve de re a de gua te soluzioni di emergenza, prima dell’inizio delle attività e dei lavori. Per evitare l’accesso agli spazi confinati è necessario verificare se i lavori possano essere svolti in altro modo, valutando se le attività pianificate siano effettivamente necessarie, o se è possibile invece: m odifica re lo s pa zio confina to in modo da non re nde re ne ce s s a rio l’ a cce s s o a ta le spazio, s volge re le ope ra zioni da ll’ e s te rno, a nche a ttra ve rs o l’ us o di idone e e s pe cifiche attrezzature di lavoro. Nel caso non sia possibile evitare l’ingresso nello spazio confinato si dovrà operare secondo le istruzioni operative di cui alla presente, atte a salvaguardare i lavoratori dai pericoli. Bisogna, inoltre, assicurarsi che le procedure operative individuate e, dunque anche le misure precauzionali, vengano sviluppate e messe in pratica nella maniera più efficace. Gli addetti ai lavori negli spazi confinati dovranno essere adeguatamente preparati ed istruiti sul tipo di attività da svolgere e sulle relative norme di sicurezza. I lavoratori incaricati devono avere maturato una sufficiente esperienza nel settore. Nel caso in cui la valutazione dei rischi abbia messo in luce l’esistenza di limiti di natura fisica, sarà necessario stabilire se la costituzione fisica dei lavoratori è idonea allo svolgimento delle attività, pertanto, si dovrà prendere in considerazione, ad esempio una predisposizione alla claustrofobia o l’idoneità all’uso di respiratori. L’isolamento meccanico o elettrico dei dispositivi risulterà essenziale nel caso in cui questi possono essere azionati inavvertitamente. Nel caso in cui sia possibile che gas, vapori o fumi o liquidi penetrino nello spazio confinato, sarà necessario provvedere all’isolamento fisico delle condotte/condutture/accessi e degli altri sistemi. Inoltre, bisognerà sempre effettuare i controlli per verificare l’efficacia dei sistemi di isolamento. Pag. 28 di 43 Le operazioni di pulizia preventiva degli spazi confinati contribuiscono a garantire che, durante lo svolgimento dei lavori e dei servizi, non si sviluppino fumi da residui o da altri materiali. I responsabili di cantiere o dei lavori, prima dello svolgimento delle attività pianificate, devono verificare che l’accesso sia abbastanza ampio da garantire ai lavoratori, muniti dei DPI necessari, di entrare ed uscire facilmente dall’area interessata e di permettere un accesso e un’uscita rapidi in caso di emergenza. Le dimensioni dell’apertura determinano la scelta di respiratori airline piuttosto che di auto respiratori, solitamente più ingombranti e quindi meno indicati all’utilizzo degli spazi angusti. In alcuni casi è possibile aumentare il numero delle aperture presenti nell’ambiente di lavoro così da migliorare l’areazione. Tuttavia, può rendersi necessario l’uso di un sistema di ventilazione forzata per assicurare un adeguato apporto di aria per la durata dei lavori. È sempre necessario monitorare la qualità dell’aria per garantire che sia verificata l’assenza di vapori tossici o infiammabili e che, possa essere respirabile senza l’ausilio di respiratori. I controlli devono essere effettuati, tramite un idoneo rilevatore di gas, da lavoratori appositamente incaricati, competenti ed adeguatamente istruiti. Qualora, le condizioni dell’ambiente siano mutevoli nel corso del tempo, come ulteriore precauzione, risulta imprescindibile un monitoraggio costante dell’aria. Negli spazi metallici o con strutture metalliche presenti, le misure di sicurezza elettriche comprendono l’uso di dispositivi a bassissimo voltaggio (generalmente 24 V) e, se necessario, l’impiego di dispositivi a corrente residua (interruttori di sicurezza). Per gli operatori si rende obbligatorio l’uso di respiratori nel caso in cui l’aria non possa essere resa respirabile a causa della presenza di gas, fumi o vapori, o a causa dell’assenza di ossigeno. È fatto assoluto divieto di migliorare l’aria dello spazio confinato introducendo ossigeno, in quanto potrebbe aumentare il rischio di incendio o esplosione. L’Organizzazione dell’impresa aggiudicataria garantirà che siano messe a disposizione misure di emergenza, mezzi e dispositivi di soccorso per il salvataggio, la formazione e le esercitazioni pratiche. In ambito di predisposizione delle imbracature di sicurezza, per l’ingresso controllato negli spazi confinati, i cavi di recupero che supportano le imbracature devono essere liberi di riavvolgersi all’esterno dello spazio confinato. È necessario stabilire un adeguato sistema di comunicazione in modo da permettere ai lavoratori impegnati all’interno dell’ambiente confinato di tenersi in contatto con quelli all’esterno, e di lanciare l’allarme in caso di pericolo. I Responsabili a fronte di quanto sopra, garantiscono che sia presente nell’area esterna allo spazio confinato e/o nelle immediate vicinanze, un operatore qualificato che ha la competenza di monitorare visivamente la situazione. Ciò permette la comunicazione con chiunque si trovi all’interno dello spazio confinato e di dare tempestivamente l’allarme in caso di emergenza e avviare le eventuali procedure di soccorso. L’Impresa aggiudicataria garantisce che prima dell’avvio delle lavorazioni in uno spazio confinato siano state acquisite le relative autorizzazioni con le quali viene dimostrato che siano stati eseguiti tutti i controlli formali per garantire la conformità ai requisiti di sicurezza dello spazio confinato. Questo tipo di autorizzazione rappresenta, inoltre, un utile strumento di comunicazione tra i responsabili dei settori coinvolti e i lavoratori addetti a svolgere operazioni pericolose. L’autorizzazione ai lavori deve necessariamente prevedere: Pag. 29 di 43 • l’individuazione dei soggetti autorizzati a predisporre l’esecuzione delle attività pericolose (e i limiti ai loro poteri) e dei responsabili alla selezione delle misure di sicurezza (ad es. sistemi di isolamento, controllo dell’aria, misure di emergenza, ecc.); • le disposizioni per le ditte operanti in outsourcing; • la formazione e l’istruzione in materia di autorizzazioni; • il monitoraggio e il controllo teso a garantire che le procedure vengano applicate come previsto. In caso di incidente e/o segnalazione di emergenza, gli addetti ai lavori potrebbero essere esposti ad un serio ed immediato pericolo. L’Organizzazione dell’impresa aggiudicataria, pertanto, poiché risulta di importanza fondamentale stabilire misure efficaci per la segnalazione delle emergenze e per lo svolgimento delle operazioni di soccorso, adotterà specifiche misure che dipendono dalla natura dello spazio confinato, dal tipo di rischio individuato e quindi dalla possibile natura del soccorso da prestare. L’Organizzazione, pertanto, prevederà: 1. Sistemi di Comunicazione: • Modalità di segnalazione dell’emergenza all’interno dello spazio confinato a chi si trova all’esterno. • Modalità di richiesta di soccorso agli enti esterni. • Modalità di segnalazione all’azienda dell’emergenza in atto. 2. Dispositivi di soccorso e rianimazione: • La scelta dei dispositivi di soccorso e la rianimazione dipende dal tipo di emergenza che, potrebbe verificarsi. • Nei luoghi di lavoro in cui è previsto l’uso di tali dispositivi da parte dei soccorritori, è fondamentale che essi siano preparati ad un loro corretto uso. 3. Competenze dei soccorritori • È necessario che i soccorritori siano adeguatamente preparati, sempre pronti e capaci di usare i dispositivi di soccorso in dotazione, come ad esempio i respiratori, le funi di salvataggio e le attrezzature per l’estinzione d’incendi. • Anche i soccorritori devono provvedere alla propria sicurezza con una protezione adeguata al tipo di emergenza. 4. Spegnimento degli impianti circostanti Pag. 30 di 43 • Prima di iniziare qualsiasi operazione di soccorso, potrebbe essere necessario spegnere gli impianti collocati nelle immediate vicinanze dello spazio confinato. 5. Richiesta di soccorso ad enti esterni • Ai soccorsi esterni vanno fornite tutte le informazioni utili circa l’evento e/o pericoli che possono essere presenti all’interno dello spazio confinato. E’ da accertare (anche attraverso la dichiarazione del Datore di Lavoro dell’impresa aggiudicataria) che: i la vora tori inca rica ti hanno effettuato specifica formazione ed addestramento per operare in detti ambienti ed adoperarsi in caso di emergenza e salvataggio; sono in possesso e sanno adoperare i DPI disposti e in loro dotazione; s ul luogo di la voro sono presenti non meno del 30% dei lavoratori, con esperienza almeno triennale per attività svolte in detti ambienti; il pre pos to a i la vori pos siede i requisiti di cui sopra. Individuazione dei Dispositivi di Prevenzione Individuale L’impresa aggiudicataria individua per l’ingresso negli spazi confinati le attrezzature, gli strumenti ed i dispositivi che possono essere necessari per la conduzione di attività in spazi confinati. L’impresa aggiudicataria prima dell’accesso del proprio personale in ambienti confinati provvede attraverso i responsabili gerarchicamente competenti ad individuare i rischi specifici dell’ambiente confinato ed a determinare i dispositivi di protezione individuale e collettiva necessari e le misure cautelari da adottare. In linea generale, di seguito si individuano i potenziali rischi standard in fase di accesso in ambienti confinati, mentre per le singole attività di esecuzione di lavori e servizi si rimanda ai documenti di sicurezza elaborati dall’Organizzazione dell’impresa aggiudicataria (es. DVR, POS, PSC e/o PSS, DUVRI): 1. Rischio associato alla presenza di agenti chimici aerodispersi pericolosi, 2. Rischio di asfissia (mancanza di ossigeno) a causa di: • Permanenza prolungata con scarso ricambio di aria, • Reazioni chimiche (es. reazione tra rifiuti e ossigeno), • Ossidazione (es. ruggine in serbatoi di acciaio), 3. Rischio di avvelenamento (inalazione o contatto epidermico): Pag. 31 di 43 • Gas/fumi o vapori velenosi, 4. Rischio di incendio ed esplosione: • Gas/vapori/liquidi infiammabili, • Polveri disperse in aria, in elevate concentrazioni (es. farine nei silos), • Decomposizione di sostanze organiche, 5. Rischio caduta durante l’accesso (se lavoro in quota, cioè > 2m): • Accesso mediante scala o altro mezzo, • Accesso in sospensione (mediante corda). Il rischio di asfissia: la normale aria ambiente contiene circa il 20,9% di ossigeno in volume, al di sotto del 19,5% viene considerata carente, al di sotto del 16% -> pericolo; manifestazioni fisiche: • 21 % situazione di normalità; • 19,5% accelerazione del polso; • 16% vertigini; • 9% incoscienza; • 6% morte in 6 - 8 minuti. Con la finalità di arginare eventuali situazioni di rischio l’impresa aggiudicataria effettuerà appositi campionamenti per la rilevazione di ossigeno e ossigeno + esplosività (tali campionamenti, prima dell’accesso ai luoghi a rischio, vengono effettuati attraverso apposita strumentazione di monitoraggio e misurazione multigas disponibili in azienda e/o acquisiti da fornitori qualificati per il caso specifico, in tal caso è necessario constatare lo stato di funzionalità e taratura dello strumento). Per il rischio di avvelenamento: • devono essere considerati dai Responsabili gerarchicamente competenti (es. DdL, RSPP, MC, ecc.) i valori limiti di esposizione alle sostanze tossiche, cfr. Allegato XXXVIII del D.Lgs. 81/08 o, se non presenti, nelle liste dell’ACGIH; Pag. 32 di 43 • Responsabili gerarchicamente competenti devono consultare le linee guida ISPESL, le quali riportano, inoltre, un prontuario relativo alle sostanze tossiche più frequentemente presenti negli spazi confinati: • Ammoniaca (NH3), • Biossido di azoto (NO2), • Biossido di zolfo (SO3), • Cloro (CL2), • Metano (CH4). Per l’accesso agli ambienti confinati vengono individuate le seguenti macrofamiglie di DPI necessari a protezione delle vie respiratorie: Pressione negativa • facciali filtranti [è necessario che il filtro sia adeguato al tipo di gas con il quale si viene ad impattare, per varie sostanze non possono essere utilizzati sistemi filtranti ma solo isolanti es. metano, freon, monossido di carbonio (soglia olfattiva o asfissianti)], • respiratori riutilizzabili Pressione positiva: • • • elettroventilati, aria compressa (isolanti), autorespiratori (isolanti). Di seguito viene riportata una lista comprendente, in linea di generalità e non di completezza, i dispositivi richiamati nel Documento di Valutazione dei Rischi: • segnaletica di sicurezza (se lo spazio confinato è locato sulla sede stradale); • dispositivi anticaduta: tripode, verricello di recupero, dispositivo retrattile, imbracature, cinture di sicurezza, cordini di sicurezza, ecc. (facoltativo per ambienti e spazi dotati di scala fissa a norma oppure se la discesa viene effettuata su scala portatile a norma e la profondità è < a 2,5 m). • gas detector (kit per spazi confinati); • ventilatori/aspiratori; Pag. 33 di 43 • autorespiratore (facoltativo); • • torcia antideflagrante; estintori (presenti nell’impianto o sugli automezzi); • pacchetto di medicazione o cassetta di pronto soccorso (presenti nell’automezzo o nell’impianto); • occhiali; • DPI vari: tuta in tyvek, guanti per la protezione da rischi meccanici, chimici, biologici, scarpe di sicurezza o stivali, indumenti ad alta visibilità, mascherina FFP3 usa e getta, maschera a filtrazione assoluta, elmetto, ecc. Il personale al quale vengono assegnati i DPI necessari per l’accesso all’ambiente confinato debbono essere appositamente addestrati per il loro utilizzo, nello specifico formazione e addestramento su: • campo d’impiego dei DPI e limiti d’uso, • responsabilità dell’utilizzatore in merito all’uso e manutenzione del DPI, • informazioni sul fit test, • ispezione e controllo pre-utilizzo, • come indossare e togliere il DPI, • rimozione, pulizia, stoccaggio del DPI, • procedure di emergenza eventualmente da adottare. L’aggiornamento dell’addestramento deve essere al massimo annuale (e/o ogni volta che si manifesti la necessità) e proporzionale alla complessità dei DPI da utilizzare. Istruzioni da seguire prima dell’ingresso nello spazio confinato Gli operatori che intervengono per accedere ad uno spazio confinato, prima dell’ingresso in tale ambiente soggetto a rischio, devono aver acquisito a pieno le informazioni ed istruzioni contenute nei documenti di sicurezza appositamente redatti dall’impresa aggiudicataria, dimostrando di essere consapevoli dei rischi valutati e delle misure preventive e di sicurezza da adottare. Inoltre, devono: 1. Segnalare la zona se necessario (es. se lo spazio confinato è localizzato lungo una strada). Gli operatori, qualora svolgano attività ricadenti nell’ambito della viabilità sia pubblica che privata, dovranno osservare le disposizioni previste dal vigente Codice della Strada, delimitazioni, segnalazioni, dispositivi di illuminazione, indumenti HV, ecc., Pag. 34 di 43 disposte per i cantieri stradali mobili o temporanei, previa informazione e/o approvazione da parte degli enti proprietari o gestori della viabilità interessata da intervento. 2. Utilizzare gli appositi strumenti per aprire tutti i passi d’uomo e le botole presenti in modo da favorire il circolo d’aria. Nella necessità di battere le botole di accesso per facilitare la loro apertura utilizzare apposita mazzetta anti-scintilla sul bordo dei sigilli; rimane necessario l’utilizzo di occhiali ed elmetto di protezione. Tutti gli accessi aperti e non utilizzati per l’accesso dovranno essere opportunamente recintati e segnalati per impedire cadute accidentali. 3. Attendere qualche minuto in modo che eventuali gas leggeri fuoriescano. Le camere sotterranee possono avere le aperture per accedervi che danno direttamente nell’ambiente di superficie circostante o, trovarsi racchiuse da costruzioni di superficie in muratura, “casotte” che, possono contenere anche apparecchiature (elettropompe, quadri elettrici di alimentazione e comando, strumenti di misura, ecc.). 4. Verificare lo stato della qualità dell’aria all’interno dello spazio confinato tramite apposita strumentazione effettuando almeno 3 misure: - sul fondo; - a mezza altezza; - in superficie. La verifica con il rilevatore di gas serve ad accertarsi della presenza della sufficiente concentrazione di ossigeno all’interno della camera, l’assenza di miscele infiammabili e/o metano, l’assenza di idrogeno solforato o di altri gas tossici. Le verifiche devono essere effettuate da un operatore situato all’esterno della camera calando le sonde nelle varie zone interne della camera/silos/ecc., osservando scrupolosamente le specifiche d’uso dell’analizzatore. Devono essere assolutamente evitate la produzione di scintille o uso di fiamme e quant’altro possa innescare il pericolo di scoppio fino al completamento delle operazioni di analisi con la certezza che non vi siano fattori pericolosi. 5. Nel caso in cui lo strumento di misurazione utilizzato per la rilevazione presenza gas segnali la presenza di H2S (acido solforico), o CO (monossido di carbonio), o altri gas infiammabili o carenza di O2 l’accesso all’interno dello spazio confinato è vietato e si procede come segue: - H2S (acido solforico): con l’ausilio del ventilatore provvedere ad effettuare l’aspirazione sul fondo (il gas pesante sarà aspirato e la depressione creata all’interno dello spazio confinato richiamerà aria salubre dall’esterno) per un tempo tale da garantire almeno un ricambio d’aria completo (cfr. Tabella 2); - CO (monossido di carbonio): verificare che non ci siano combustioni in atto e quindi effettuare ventilazione forzata (insufflare aria) per un tempo necessario a garantire almeno un ricambio d’aria completo (cfr. Tabella 2); Pag. 35 di 43 - Infiammabili: se c’è presenza di infiammabili non entrare nello spazio confinato ed avvertire i VVFF; - Carenza di O2: effettuare ventilazione forzata (insufflare aria) per un tempo necessario a garantire almeno un ricambio d’aria completo (cfr. Tabella 2). Per la stima del tempo necessario a garantire almeno un ricambio d’aria completo si utilizza la Tabella 2: Il sistema di ventilazione/aspirazione si considera idoneo se ha una portata tale da garantire almeno 5 ricambi l’ora. 6. Dopo le operazioni di ventilazione forzata ed aspirazione, effettuare nuovamente il monitoraggio dell’aria: se c’è ancora presenza di gas tossici non entrare nello spazio confinato e contattare il RSPP ed il Coordinatore SPP. Qualora, dalla ripetizione delle verifiche si rilevassero ancora anomalie ambientali o, vi fossero dubbi circa la persistenza di condizioni atmosferiche sicure ed idonee all’interno della camera, è assolutamente vietato accedervi. Di tale situazione deve essere immediatamente informato il Preposto che, disporrà circa la sospensione dei lavori o, ad adottare criteri di bonifica e disposizioni supplementari a garanzia della sicurezza e salute dei lavoratori. In relazione alle condizioni dell’ambiente e delle attività da svolgere l’Impresa aggiudicataria garantirà che siano disponibili ed operative le seguenti funzioni: • n. 1 preposto, che opera esternamente alla camera; • n. 1 addetto, che opera esternamente alla camera; • n. 1 addetto. 7. Verificare la presenza e lo stato di usura e conservazione di scale per la discesa. Pag. 36 di 43 8. Predisporre i DPI anticaduta per la discesa ed il recupero dell’operatore (facoltativo per gli ambienti dotati di scala fissa a norma oppure se la discesa viene effettuata su scala portatile a norma e la profondità è < si 2,5 m): sistemare il tripode in maniera stabile e centrata sul passo d’uomo; montare il verricello sul tripode; fissare il dispositivo retrattile al tripode. L’Operatore che è entrato nell’ambiente confinato dovrà, di norma, una volta raggiunto il fondo della camera, in relazione alla complessità e durata dell’intervento, sganciarsi dalla fune di sicurezza lascandola libera e perpendicolare al punto di discesa con l’argano, avendo cura che non abbia ad impigliarsi in caso di recupero dal lavoratore in superficie. 9. L’alimentazione elettrica all’interno dello spazio confinato deve essere interrotta se possibile. Qualora, a monte della camera interessata dai lavori, fossero presenti delle centraline di sollevamento, dovrà essere interrotta l’attività per tutto il tempo necessario. Sulle centraline messe fuori servizio dovrà essere esposta esplicita segnaletica indicante il “Divieto di manovra – Lavori in corso”, ed eventualmente anche il nome e numero di telefono del Responsabile dei lavori. Le apparecchiature elettriche degli impianti presenti all’interno degli ambienti in cui si svolgeranno i lavori, dovranno essere disattivate e sezionate elettricamente, provvedendo ad apporre sul quadro di alimentazione e comando il carrello indicante “Attenzione! Lavori in corso. Quadro elettrico da mantenere fuori tensione”. Istruzioni da seguire durante le attività lavorative all’interno dello spazio confinato Gli operatori che accedono all’interno dello spazio confinato per l’esecuzione delle attività tecnico-operative devono: 1. Mantenere la ventilazione per tutta la durata dell’attività all’interno dello spazio confinato. 2. L’operatore che deve accedere all’interno dello spazio confinato deve indossare correttamente l’imbracatura ed agganciarla sia al dispositivo retrattile che a quello di recupero (facoltativo negli ambienti con scale e profondità inferiore a 2,5 m). Pag. 37 di 43 3. L’operatore dopo essersi fissato lo strumento di rilevazione presenza gas acceso in modo corretto, accede allo spazio confinato con il supporto dell’operatore esterno, eventualmente munito di torcia. 4. L’operatore esterno durante tutto il tempo di conduzione delle attività all’interno dello spazio confinato si mantiene in prossimità dello stesso e mantiene il contatto con l’operatore all’interno controllando che tutte le aperture e gli accessi rimangano aperti. 5. Durante tutta l’attività l’operatore all’interno dello spazio confinato si mantiene legato ai dispositivi anticaduta. 6. Nel caso di segnalazione presenza gas l’operatore deve immediatamente uscire fuori dall’ambiente confinato. 7. Una volta fuori dall’ambiente confinato dovrà essere eseguito, ad opera degli stessi operatori, un campionamento dell’aria all’interno dello spazio per verificare lo stato dell’aria interno e dovranno essere tempestivamente adottate le misure di cui al paragrafo 4.3. Se l’aria all’interno dello spazio confinato non da garanzie di salubrità l’operatore non deve entrare nello spazio e dovrà immediatamente contattare il coordinatore dei servizi. 8. Ad attività conclusa l’operatore deve risalire con l’ausilio dell’operatore esterno e dei sistemi di sicurezza. L’utilizzo di fiamme libere all’interno dello spazio confinato deve essere evitato tramite l’adozione di tecniche alternative. Nel caso in cui all’interno dello spazio confinato debbano necessariamente essere svolte attività che richiedano l’utilizzo di fiamme libere è necessario indossare l’aspiratore per tutta la durata dell’attività. Nel caso di utilizzo di sostanze chimiche è necessario valutare la necessità di utilizzare l’aspiratore. Gestione delle situazioni di emergenza Prima dell’inizio delle attività lavorative il personale deve verificare il segnale telefonico su luogo di intervento: nel caso in cui non ci sia segnale deve essere individuato il luogo più prossimo in cui c’è presenza di segnale sufficiente e provvedere alla presenza di ulteriore personale in supervisione. Qualora, dovessero generarsi situazione di emergenza con fune di sicurezza agganciata: ravvisata la situazione di emergenza il lavoratore in superficie dovrà: • avvertire immediatamente il Preposto: • movimentare in coordinamento con il preposto il paranco per recuperare nel più breve tempo possibile l’operatore interno; • a recupero effettuato, posizionare il lavoratore in posizione sicura per verificare le condizione di salute e porre in atto le prime azioni di soccorso. Pag. 38 di 43 L’azione di sollevamento dovrà essere il più possibile uniforme ad evitare urti contro le pareti della camera o il perimetro di uscita dello spazio confinato. Qualora, dovessero generarsi situazioni di emergenza con fune di sicurezza sganciata: 1. ravvisata la situazione di emergenza il lavoratore in superficie dovrà: • avvertire immediatamente il Preposto: • recuperare la fune di sicurezza; • effettuare l’operazione di discesa con i dispositivi anticaduta indossati e agganciati alla fune, in cooperazione con il preposto che rimane in superficie; • prestare soccorso all’infortunato indossando il sistema di respirazione a presa d’aria esterna, portando con se la seconda presa d’aria da fare indossare all’infortunato non appena raggiunto; • sganciarsi dalla fune; • agganciare alla fune l’infortunato aiutando il personale in superficie nel recupero; • farsi recuperare a sua volta con i sistemi di sicurezza anticaduta previsti. Qualora, la situazione presente all’interno della camera venisse ritenuta di “imminente pericolo” ed i tempi di evacuazione con i sistemi di risalita previsti risultassero troppo lunghi per l’incolumità del soccorritore, quest’ultimo potrà risalire autonomamente tenendosi saldamente alla scala di risalita. In caso di rischio ed emergenza il personale o il preposto attiva via telefono gli organi pubblici di pronto intervento (VVFF 115 – P.S. 113 – Carabinieri 112) dando le seguenti informazioni di dettaglio: • luogo esatto; • percorso (eventualmente, se il luogo è difficilmente raggiungibile); • descrizione dello scenario lavorativo; • informazioni sullo stato dell’infortunato. Nell’attesa dei soccorsi il personale in superficie provvederà a prestare il primo soccorso all’incidentato estratto, in relazione alle conoscenze e formazione aziendale ricevuta. Pag. 39 di 43 Nel caso in cui l’operatore abbia avuto malore all’interno dello spazio confinato, gli operatori in supervisione non devono assolutamente accedere all’interno ma procedere, se possibile, all’estrazione dell’operatore utilizzando il dispositivo di recupero. Formazione e addestramento Tutti gli operatori e le funzioni richiamate nella presente Istruzione Operativa, devono essere debitamente formati ed addestrati negli interventi di: • Primo Soccorso (infortuni, malori, ecc.), con periodicità dettata dal Medico Competente e, comunque, triennale come definito dal DM 388/2003; • Lotta antincendio (uso di estintori portatili), con periodicità triennale; • Uso dei dispositivi di protezione salvavita e di 3° categoria, con periodicità annuale; • Uso di dispositivi di salvataggio (argani, imbracature, ecc.), con periodicità annuale; • Uso di dispositivi di protezione collettiva (otturatori pneumatici, barriere), con periodicità annuale; • Uso di rilevatori, con periodicità annuale; Riferimenti 1. D.Lgs. 81/08 coordinato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009 n. 106 e s.m.i., di cui agli: • art. 66 (lavori in ambienti sospetti di inquinamento); • art. 121 (presenza di gas negli scavi); • allegato IV (requisiti dei luoghi di lavoro), punto 3 (vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti). 2. Guida operativa ISPESL maggio 2009 (rischi specifici nell’accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose). 3. Documento di Valutazione dei Rischi in conformità agli artt. 17 e 28 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. 4. Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 0013 del 19/04/2011 (verifiche ispettive e aspetti gestionali della sicurezza e salute negli appalti per lavori in ambienti sospetti di inquinamento. Iniziative relative agli appalti aventi ad oggetto attività Pag. 40 di 43 manutentive e di pulizia che espongono i lavoratori al rischio di asfissia o di intossicazione dovuta ad esalazione di sostanze tossiche o nocive). COSTI DELLA SICUREZZA RELATIVI ALL’ELIMINAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI A seguito della descrizione delle lavorazioni oggetto dell’appalto per il prelievo dei fanghi prodotti nelle unità operative in precedenza descritte e dei rischi di interferenze relativi all’appalto stesso, si rileva che le interferenze messe in evidenza non richiedono l’adozione di particolari ed ulteriori misure di prevenzione e protezione se non quelle di una normale attenzione alle attività lavorative di che trattasi e di un rispetto di quanto già previsto nel D.V.R.. Ne discende che per lo svolgimento degli interventi in questione non sono richiesti particolari apprestamenti di sicurezza necessari ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori, per cui essendo fondamentalmente in presenza di rischi interferenziali molto bassi per la ditta appaltatrice, non vi sono costi della sicurezza aggiuntivi (da interferenza) a quelli già necessari da sostenersi per l’espletamento del normale servizio ai sensi del D.lgs.81/08. L’eventuale revisione del presente documento sarà effettuata dopo l’aggiudicazione, congiuntamente con la Ditta stessa, integrandolo delle informazioni relative della ditta stessa e dei rischi non previsti, se presenti nuove esigenze giustificatorie. DISPOSIZIONI PARTICOLARI La ditta aggiudicataria, una volta all’interno dei locali della SORICAL, dovrà accedere ad un’area riservata, eventualmente dotata di apposita recinzione e cartellonistica, comunque segnalata agli operatori SORICAL attraverso specifica disposizione emanata dal Responsabile della Struttura. Le attrezzature, i macchinari, le utensilerie e i materiali dovranno essere scaricati nella zona delimitata e/o riservata. Per il trasporto di materiali e attrezzature è obbligatorio, fatto salve situazioni eccezionali rilevate dal Responsabile della SORICAL, l’utilizzo del solo montacarichi (se presente). E’ fatto obbligo alla ditta fornitrice di provvedere in proprio, previa informativa al Responsabile di Struttura, a segnalare altri movimenti che possono causare ulteriori eventuali rischi per gli operatori di SORICAL durante il trasporto di attrezzature, materiali, utensilerie e/o svolgimento della fornitura con posa in opera e/o installazione. Tali segnalazioni saranno comunicate al personale SORICAL da apposita segnaletica ovvero con la presenza di operatori dell’impresa a regolare temporanei divieti ed accessi. La ditta aggiudicataria nelle aree di parcheggio riservate ai propri automezzi, avrà cura di seguire percorsi indicati dal responsabile di struttura o suo delegato e comunque Pag. 41 di 43 rispettando la buona prassi del codice della strada, mai superando i limiti di velocità segnalati avendo cura di procedere con estrema cautela e attenzione nel rispetto degli operatori, del patrimonio e dei mezzi degli operatori di SORICAL. Per tutto quanto non specificato nel presente documento unico di valutazione dei rischi interferenziali, si rimanda al Capitolato Speciale di Appalto. FIGURE DI RIFERIMENTO AI SENSI DEL D. LGS. 81/08 Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi: PRIMA FASE (Presentazione della Offerta) GARA Committente: So.Ri.Ca.l S.P.A RSPP aziendale Data SECONDA FASE (Aggiudicazione della Fornitura) Committente Sorical S.p.A. Data ……………………….. Ditta aggiudicataria Soc. Data ……………………….. firma.............................................. RSPP (dell’ Esecutore del servizio ) Data ……………………….. firma.............................................. Abbreviazioni utilizzate nel documento RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs 81/08 ASPP: Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs 81/08 RSL: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs 81/08 DPI: Dispositivi di protezione individuali DUVRI: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/08 . COMMITTENTE Pag. 42 di 43 RUP Datore di lavoro Luigi Cassio RSPP Domenico Squillace Medico Competente Francesco Principato RLS DITTA Appaltatrice …………………………………….. Datore di lavoro RSPP Medico Competente RLS Il presente DUVRI costituisce un allegato al bando di gara, e non contiene la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento che sono descritte nel bando e nei suoi allegati, mentre l’analisi dei rischi interferenziali, la valutazione dei rischi residui, le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di sicurezza individuali sono elencati nel presente documento. Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione per le varie fasi e, successivamente all’aggiudicazione, l’impresa aggiudicataria prima della firma del contratto dovrà valutare il presente DUVRI e accettare o richiedere di integrarlo con eventuali altri rischi che reputa che possono essere interferenziali con l’attività oggetto dell’appalto. N. Varianti TABELLA DEGLI AGGIORNAMENTI Pagine Data Firma Pag. 43 di 43 Ogni copia di aggiornamento sostituisce in modo completo quella precedente. L’aggiornamento è identificato nell’intestazione di pagina dal numero progressivo di Revisione (Rev.). FIRME Il presente Documento di valutazione dei rischi interferenziali ai sensi dell’art.26 c.3 del D.Lgs. 81/2008, è stato elaborato dal Datore di lavoro con la collaborazione del Servizio di prevenzione e protezione ed in particolare del suo Responsabile. Il Datore di lavoro Il Responsabile legale della ditta aggiudicataria …………………………………………………………………… …………………………………………………………………… Data ……………………… DICHIARAZIONE COMPOSIZIONE SOCIETARIA) (a cura del dichiarante su propria carta intestata) Dichiarazione ex art. 1 D.P.C.M. 11.5.1991 n. 187 sulla composizione societaria Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi degli artt. 47 e 48 del D.P.R. n. 445/200 Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________________________ nato/a il ______/______/________ a _____________________________________________ (__________) in qualità di (indicare la carica ricoperta)_______________________________________________________ dell’impresa _____________________________________________________________________________ Sede Legale: Città ______________________________________________________________ (_________) Via ____________________________________________________________________________ n. ______ Allegando copia del documento di identità ai sensi dell’art. 38 del DPR 445/2000, consapevole della responsabilità penale cui può incorrere, in caso di dichiarazioni mendaci o, comunque, non più rispondenti a verità ai sensi degli art. 47 e 76 del medesimo decreto DICHIARA ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1 del D.P.C.M. 11.5.1991 n. 187, che la composizione societaria è la seguente: Soggetto: _________________________________________________________________________ Data e luogo di nascita: _______________________________________________________________ Residenza e Codice Fiscale o P.Iva: ___________________________________________________________ % sul capitale sociale: ________________________________________________________________ Soggetto: _________________________________________________________________________ Data e luogo di nascita: _______________________________________________________________ Residenza e Codice Fiscale o P.Iva: ___________________________________________________________ % sul capitale sociale: ________________________________________________________________ Soggetto: _________________________________________________________________________ Data e luogo di nascita: _______________________________________________________________ Residenza e Codice Fiscale o P.Iva: ___________________________________________________________ % sul capitale sociale: ________________________________________________________________ Soggetto: _________________________________________________________________________ Data e luogo di nascita: _______________________________________________________________ Residenza e Codice Fiscale o P.Iva: ___________________________________________________________ Pag. 1 a 2 DICHIARAZIONE COMPOSIZIONE SOCIETARIA) (a cura del dichiarante su propria carta intestata) % sul capitale sociale: ________________________________________________________________ che per tutte le quote societarie non esiste alcun diritto reale di godimento o di garanzia sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle comunicazioni ricevute e di qualsiasi altro dato a mia disposizione che esistono diritti reali di godimento o di garanzia sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle comunicazioni ricevute e di qualsiasi altro dato a mia disposizione, intestati a ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………….. che nessun soggetto munito di procura irrevocabile ha esercitato il voto nelle assemblee societarie nell’ultimo anno e che ne abbia comunque diritto che il Sig. …………………………………………………………………, nato a ……………………… il ……………………….., residente a ………………………….. via …………………………………………………… munito di procura irrevocabile o ha esercitato (o non ha esercitato) il voto nelle assemblee societarie nell’ultimo anno e ne ha comunque diritto Luogo e data Firma ________________________________________ ___________________________________ N.B. La presente dichiarazione deve essere resa con esclusivo riferimento alla composizione societaria delle società elencate nell’art. 1 del DPCM 187/91: società per azioni; società in accomandita per azioni; società a responsabilità limitata; società cooperative per azioni; società cooperative a responsabilità limitata; società consortili per azioni e società consortili a responsabilità limitata; consorzi Pag. 2 a 2